Questo è il titolo del libro che il mio amico Nunzio Li Rosi mi ha inviato nei giorni scorsi. Con Nunzio ci conosciamo da più di venticinque anni, conoscevo la sua integerrima e professionale attività politica, dedita alla Comunità, ma non quella raccontata in detta fatica letteraria, dove l’Uomo, il politico, le passioni e le gesta di cuore per la collettività diventano i punti cardini e le fondamenta della propria vita.
Nunzio Li Rosi racconta la sua vita, unica, particolare, dove l’amore, la dedizione, i sacrifici per la sua Licodia Eubea diventano un nobile esempio di attaccamento, affetto, calore umano, proprio nel saper donare una luminosità brillante ad un Paesino degli Iblei, di poche migliaia di abitanti e le cui origini del nome, Licodia Eubea, ci riportano alla Magna Grecia, per la massiccia presenza, originariamente in loco, di branchi di lupi.
Ed ecco, Nunzio Li Rosi, eletto sindaco in “Spe” in Servizio permanente effettivo per più di trent’anni, un record non facilmente raggiungibile né in Sicilia né nell’intero Stivale, cosa fa? Del “Lykos” in greco, ne fa un trofeo di immagine forte della sua Licodìa Eubea, per farla conoscere al Mondo intero. Sì, il Sindaco Li Rosi istituisce un premio, chiamato prima il Lupo d’Argento e poi d’Oro, per lunghi decenni, facendo giungere, nel suo “giardino eubeo”, personaggi di fama delle Istituzioni, della Scienza, della Fisica, della Cultura e dell’Arte ed ancora, non contento, riporta l’amore della sua cittadina nel cuore degli emigrati, sparsi nel mondo.
Dei personaggi Licodiani del “Verismo Verghiano” ne fa eco nel Mondo intero. E come la storia ci racconta, con l’avvento dell’Unità d’Italia, ben settecentomila siciliani lasciarono l’Isola per emigrare, compreso il nonno materno del Sindaco, e proprio Nunzio, da primo cittadino, riprese i contatti con molte associazioni di Licodiani, sparse nelle Americhe, in Australia e nel nord Europa, facendo sì che il conforto e l’amore, lo star loro vicini con la propria terra natia, non venisse meno.
Il collega Giornalista Nuccio Merlini ha stilato un’Intervista a Nunzio Li Rosi di gran pregio per la sua dovizia di particolari, nel riuscire ad estrarre, dall’amorevole cuore di Nunzio, emozioni forti, con risposte che hanno tirato fuori miriadi di ricordi e persino sentieri emotivi scoscesi per la vissuta vicenda giudiziaria al meglio superata, ma tutte ricche di nobiltà d’animo, di sentimenti di altruismo per la Società civile di quel Paesino tanto amato e mai dimenticato, ma anch’esso, egualmente ricco di nobiltà d’animo.
Nel cuore di Nunzio vi è Licodia Eubea, uno scrigno di comunità che ne deve essere orgogliosa, sì, proprio di quel tanto caro Sindaco che ha saputo persino portare per il mondo quei chicchi d’uva, grappoli bianchi e rossi raccolti nei filari delle campagne, anch’esse licodiane, con la grande voglia di gridare:
“Gustateci, siamo i gioielli di, sì di Bacco, ma figli di Licodia, bagnata dal Dirillo, Achates per i romani, terra del Vaito e ancora … della Terra del Sole, … Della Bella e affascinante Sicilia!”