SICILIA – Basta un po’ di spirito d’avventura e la voglia di esplorare per trascorrere una giornata indimenticabile alle Gole di Tiberio: un’escursione guidata che difficilmente dimenticherete. Ecco tutte le informazioni utili a riguardo.
Le Gole di Tiberio (o gole del Pollina; ‘u Mirìcu in siciliano) sono un piccolo canyon naturale tra i territori dei Comuni di San Mauro Castelverde, Castelbuono e Pollina, ricadenti nel Parco delle Madonie in Sicilia.
Sono collocate a circa 100 metri sul livello del mare, lungo il fiume Pollina a 10 chilometri di distanza dalla foce (Mar Tirreno).
Come arrivare alle Gole di Tiberio
Per arrivare alle Gole di Tiberio, occorre percorrere l’autostrada A20 Palermo Messina e uscire allo svincolo di Castelbuono o Tusa.
Successivamente, basta immettersi lungo la SS113 in direzione di Pollina, San Mauro Castelverde e svoltare proprio verso quest’ultima meta, seguendo le indicazioni per le Gole di Tiberio (lungo la SP52).
Dopo qualche chilometro prendete a destra e proseguite sulla SP60 per un chilometro e mezzo fino al bivio Tiberio. Una volta giunti lì, percorrete una stradina – in parte asfaltata poi sterrata – che vi condurrà direttamente al parcheggio.
Potete, poi, scegliere di pagare un pulmino che vi porterà comodamente al punto in cui inizierà l’escursione o lasciare l’auto e procedere a piedi, una piacevole passeggiata ma leggermente lunga.
Un po’ di storia… e di leggende
Un luogo dove il tempo sembra essersi fermato, quasi per sempre, cristallizzato in angoli nascosti e ricchi di fascino. Le Gole di Tiberio vengono chiamate anche “U Miricu”, dato che vi è una leggenda che narra di un punto delle Gole dove tutto ciò che si trova nel letto del fiume viene inghiottito per essere poi ritrovato a mare.
Altra leggenda vuole che tra le pareti delle Gole di Tiberio di tanto in tanto si materializzi un orrendo mostro che emette suoni spaventosi mangiando animali anche di grosse dimensioni come mucche e pecore.
Dal 2001 le Gole sono uno dei siti European Geopark Network riconosciuto dall’UNESCO e sono il frutto del lavorìo millenario delle acque del fiume Pollina, che ha scavato nei calcari triassici uno spettacolare canyon.
Come visitare le Gole di Tiberio
Per partire all’esplorazione delle Gole, potete approfittare delle escursioni giornaliere in gommone che si organizzano ogni giorno, prenotando per tempo il vostro posto. La durata è di circa 2 ore e possono partecipare anche i bambini.
Quando l’acqua è abbondante, invece, si può fare anche rafting. Naturalmente occorrerà informarsi con gli organizzatori sul periodo adatto e i costi. Per gli orari, si inizia alla mattina sino al primo pomeriggio.
Il percorso alle Gole di Tiberio nel dettaglio
Nel dettaglio, il percorso – lungo circa 400 metri – si articola in diversi step.
Innanzitutto ci si ritrova con la guida nell’area di inizio dell’escursione, si procede a compilare i moduli identificativi, si lasciano zaini e ciò che non vogliamo portare con noi e, dopo una breve spiegazione sulle Gole, si scendono circa 400 scalini fino al fiume. Da lì inizia il tour suddiviso in tre parti essenziali:
- Traversata delle Gole in gommone: dopo aver indossato appositi caschetti protettivi, cuffia igienica e salvagente, si parte con la guida. Durante il percorso, si osserva u miricu (un inghiottitoio sotterraneo lungo circa 10 km collega questa parte con il Mar Tirreno); alcuni nidi con le uova di uccelli che abitano in questo luogo; i fossili di gasteropodi che risalgono a 120 milioni di anni fa; un masso che un tempo era passaggio segreto dei briganti che abitavano le grotte; i giochi di luce e la vegetazione incontaminata;
- Risalita di un tratto del fiume Pollina a piedi: è questa sicuramente la fase più difficile e complicata (non adatta a tutti) perché ci si dovrà barcamenare tra rocce anche grandi, in un percorso per nulla agevole ma bellissimo e particolare. Se si è fortunati si può osservare il volo dell’aquila reale;
- Bagno alle Piccole Gole: a fine percorso si arriva alle Piccole Gole dove, d’estate, si può fare il bagno e ci si può rilassare sulla spiaggetta di roccia calcarea prima del ritorno.
Consigli per l’escursione
Attenzione all’abbigliamento, considerando in primis la stagione di riferimento. Se optate per l’estate, indossate – sotto i vestiti – il costume perché dopo la scarpinata a piedi si può fare anche il bagno.
Preferite scarpe adatte come stivaloni a copertura stagna, scarpe da tennis o scarpette per gli scogli ma mettete in conto che potrebbero bagnarsi: munitevi di un paio di calze e pantaloni in caso siano eccessivamente inzuppati.
Evitate assolutamente scarpe aperte, come infradito, e pesi eccessivi quali zaini ingombranti ma portate con voi solo l’essenziale, se possibile nulla oltre una bottiglietta d’acqua, il cambio e il cellulare per le foto.
Vi è la possibilità di mangiare sul posto in un’apposita area pic nic, quindi vi consigliamo di portarvi dei panini e, dopo l’escursione, consumateli in compagnia.
Eventualmente, nell’area è presente un bar-panineria e un negozio per l’acquisto di scarpe per l’escursione, oltre a appositi armadietti di sicurezza (a pagamento a parte) e bagni/spogliatoi.
Le foto