SICILIA – “Dall’ultimo report della Polizia di Stato emerge come la Sicilia sia la prima Regione dove si registrano più violazioni dei divieti di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla vittima di violenza e sia la seconda regione per reati legati al cosiddetto ‘revenge porn’, ossia la diffusione illecita di video e immagini sessualmente espliciti“.
Lo ha dichiarato Alessandra Dino, sociologa e docente dell’Università di Palermo alla terza videoconferenza del progetto educativo antimafia e antiviolenza organizzato dal Centro Studi Pio La Torre e dedicato al tema delle “Disuguaglianze di genere e pratica della violenza nella società civile e nelle organizzazioni mafiose”.
“A lungo il nostro diritto penale è stato sessista – ha proseguito Alessandra Dino – trattando uomini e donne in maniera diversa. Il reato di stalking è stato introdotto nel 2009, mentre la legge contro la violenza femminile che introduce nuove disposizioni come il divieto di avvicinamento alla dimora della persona offesa è del 2013“.
Presenti all’incontro, oltre alla Dino, sono state Sabrina Garofalo, docente del centro di Women’s Studies “Milly Villa” dell’Università della Calabria e Beatrice Pasciuta, prorettrice alla Inclusione Pari Opportunità e Politiche di Genere dell’Università di Palermo. A moderare l’incontro il presidente del centro, Vito Lo Monaco.
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