Vi offrono soldi per mettere “like” sui social: attenzione alla nuova truffa online

Vi offrono soldi per mettere “like” sui social: attenzione alla nuova truffa online

SICILIA – Sono già una decina le denunce raccolte tra settembre e ottobre dagli uomini della locale Sezione Operativa per la Sicurezza Cibernetica – Polizia Postale di quello che è visto come un nuovo metodo di truffa online: un’offerta di lavoro da svolgersi proprio attraverso internet.

Promesse di facili guadagni ottenibili attraverso banalissimi like da apporre di volta in volta su falsi profili social, sono il preludio a questo tipo di truffa, che purtroppo vede coinvolti i più giovani, alla ricerca di un lavoro.

La truffa del finto lavoro

Le vittime vengono contattate dapprima tramite messaggi sui social oppure tramite messaggi Whatsapp da numeri esteri con la proposta di un lavoro che sembra piacevole e ben retribuito, consistente nel guardare filmati su Facebook o su portali creati ad hoc dai truffatori e mettere il famoso “like”.

Ogni like è pagato tra 1 e 3 euro. Accettata l’offerta, i malcapitati vengono dapprima inseriti in gruppi Telegram e poi invitati a registrarsi su un portale dei truffatori, fornendo i propri dati personali. Le prime recensioni vengono retribuite puntualmente, con pagamenti che provengono da altre vittime inconsapevoli.

L’inganno dei “crediti”

A quel punto viene prospettato che, per aumentare i guadagni, possono essere acquistati dei “crediti” che hanno valore economico e che saranno rimborsati dopo le recensioni stesse. Il problema nasce nel momento in cui si chiede di ritirare il denaro guadagnato, perché a quel punto vengono richiesti altri soldi.

La vittima, convinta che sia tutto regolare, effettua altri versamenti, salvo poi raggiungere perdite ragguardevoli, nell’ordine di parecchie migliaia di euro.

Occhio ai propri dati e al proprio portafogli

L’invito è quello di dubitare di lavori online che promettono questo tipo di guadagni “facili e veloci” e soprattutto di non cedere così facilmente i propri dati personali in rete.

Inoltre è sempre consigliato tenere d’occhio numeri dalle cifre “particolari” o etichettate come “esteri“.