SICILIA – Per il quarto mese consecutivo in Sicilia sono pesanti i deficit negli accumuli pluviometrici. Una situazione del tutto anomala; mai dal 1921 le precipitazioni erano state così scarse nella seconda parte dell’anno.
I dati Sias sulla crisi idrica in Sicilia
È infatti scaturito dalle analisi della rete Sias, una vera e propria “crisi inedita” confrontata anche con i gravi periodi di siccità degli anni ’70 e ’80 e con quello del 2002.
Ecco le parole del servizio siciliano al riguardo: “Sulla rete Sias il mese di dicembre ha fatto registrare un accumulo 2 medio stimato in 30 mm. Il numero medio di giorni piovosi è stato pari a 5, ampiamente variabili tra gli zero eventi registrati dalla stazione Sias Agira (Enna), raggiunta in qualche caso da piogge che non hanno raggiunto 1 mm giornaliero, e gli 11 giorni di Pantelleria, interessata tra l’altro dalla promettente depressione che il giorno 18 si è sviluppata soprattutto sullo Stretto di Sicilia, interessando poi solo marginalmente la terraferma.”
E continua poi: “La fascia tirrenica ha goduto di un numero di giorni piovosi più elevato della media, in genere tra 6 e 9 giorni, mentre risultano penalizzate dagli eventi, in genere con soli 2-4 giorni piovosi, soprattutto le province di Agrigento, Enna e Caltanissetta“.
Gli scarsi accumuli nelle stazioni
Tra le stazioni Sias il massimo accumulo mensile è stato registrato dalla stazione Naso (Messina) con 130 mm in 8 giorni piovosi, mentre quello giornaliero nel Palermitano a Termini Imerese con 33 mm.
Fatta eccezione per Pantelleria, tutte le stazioni della rete siciliana hanno evidenziato accumuli inferiori alla norma del periodo. Lo scarto percentuale più elevato è stato segnalato nella stazione Agira con -96%.