PALERMO – “La Conferenza Stato-Regioni ha dato l’ok a un accordo che il Governo Musumeci ha voluto nell’interesse della Sicilia e della tenuta del sistema della mobilità regionale, duramente piegato dalla pandemia. A titolo di anticipazione di circa la metà dei fondi stanziati, lo Stato versa alla Regione poco meno di dieci milioni di euro per compensare i mancati ricavi delle aziende e per finanziare i servizi aggiuntivi nel trasporto pubblico locale. Abbiamo inoltre chiesto, con una decisione all’unanimità della Conferenza, maggiore attenzione da parte del Governo nazionale sui porti minori mediante appositi stanziamenti da preventivare in sede di riparto dell’annualità 2019 del Fondo per l’adeguamento dei porti”.
Lo rende noto il vicepresidente della Regione Siciliana e assessore all’Economia Gaetano Armao, dopo aver partecipato all’ultima riunione della Conferenza Stato-Regioni sul trasporto pubblico locale e porti.
“Le risorse sbloccate oggi – aggiunge l’assessore a Infrastrutture e Mobilità Marco Falcone – ammontano a quattro milioni e 440mila euro per i servizi aggiuntivi, di cui circa la metà sono destinati al coinvolgimento, da parte delle aziende del Tpl, di operatori economici privati del settore trasporto passeggeri, taxi e licenze Ncc. Sono fondi che ci consentono di rendere sostenibili anche i Piani straordinari per il trasporto scolastico che, con la regia delle Prefetture, abbiamo messo a punto per la riapertura delle scuole. Altri quattro milioni e 620mila euro, invece, vengono destinati al riequilibrio dei conti delle aziende di Tpl urbano ed extraurbano, in sofferenza per il calo di ricavi e biglietti dovuto al Covid-19. Ulteriori 150mila euro, infine, vanno alla Ferrovia Circumetnea di Catania, sempre per compensare le minori entrate registrate in servizi essenziali come la metropolitana e i bus provinciali”.
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