CATANIA – Europe for Peace lancia l’appello “Tacciano le armi. Negoziato subito” anche a Catania.
Sabato 25 febbraio alle ore 17, la manifestazione pacifista per fermare la guerra in Ucraina e tutte le altre guerre del pianeta partirà dall’ingresso della Villa Bellini in via Etnea. I partecipanti chiedono all’ONU di convocare una Conferenza internazionale di pace e di mettere al bando tutte le armi nucleari.
Molte organizzazioni hanno aderito all’appello, tra cui CGIL, UIL, Arci, Auser, Arbor, Acli, I Siciliani giovani, Nike, udu, Rete degli studenti medi, Comunità di Sant’Egidio, Rete Catanese Restiamo Umani, Incontriamoci, Chiesa cristiana evangelica Battista, Chiesa evangelica valdese, Paxchristi Catania, Mani tese Sicilia, Comitato Librino attivo, Gruppo di iniziativa territoriale di Banca Etica per il Nord Est della Sicilia, La città felice, Emergency –gruppo territoriale Catania, Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, Borderline Sicilia, Associazione Ingresso Libero, Amnesty International gruppo 72 Catania ONG, COPE-cooperazione paesi emergenti, Libera Catania, I Sentinelli di Catania, ANPI, Associazione dei senegalesi di Catania, Africa unita, CNCA Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza, Cooperativa Prospettiva, Circolo Teresa Mattei, Città Insieme, Associazione Centro KOROS, Associazione di Promozione Sociale Difesa e Giustizia, Associazione Oltre Frontiere, Associazione Antimafia e legalità, Colapesce, Ada, Adoc, Forum civico CataniaPuò, Disoccupazione zero, Movimento 5 stelle, Potere al popolo, Sinistra italiana, Memoria e futuro, UDI, Geontrans soc coop, Libera Scout AGESCI zona etnea, Comunità dell’arca le tre finestre Belpasso, Fare stormo-cerchio delle donne, Forum violenze e femminicidi, Attiva Misterbianco, Zero waste Sicilia, Femministorie, cooperativa Beppe Montana Libera, Europa Verde – Direzione Provinciale di Catania, Fridays for Future.
Per adesioni è possibile scrivere a cataniaperlapace@gmail.com.
Il documento pubblicato nei canali social dei promotori dichiara: “Questa guerra va fermata subito. Condanniamo l’aggressore, rispettiamo la resistenza ucraina, ci impegniamo ad aiutare, sostenere, soccorrere il popolo ucraino, siamo a fianco delle vittime. Siamo con chi rifiuta la logica della guerra e sceglie la nonviolenza”.
Altra manifestazione a Niscemi
Inoltre, si segnala che il 25 febbraio a Niscemi si terrà un corteo contro il Muos e la militarizzazione della Sicilia e che la manifestazione di Catania è vicina e solidale con la manifestazione di Niscemi e con la lotta per una Sicilia terra di pace.
“L’Unione Sindacale di Base Sicilia, USB, aderisce alla manifestazione di Niscemi contro il Muos, le basi Nato e ONU in Sicilia, il criminale impegno militare e finanziario del Governo italiano nel conflitto in corso, figlio delle mire espansioniste della Nato ad est e delle pretese della Russia di tenere sotto stretto controllo le sue tradizionali sfere d’influenza, con il risultato di una guerra i cui costi, in termini di vite umane e sociali, sono pagati dalla popolazione civile“.
“Impegno imperialista dell’Italia con spese militari senza limiti che avvengono di pari passo con l’attacco, anche questo senza limiti, a quello che ancora rimane dello Stato Sociale – attacco ampiamente utilizzato da tutti i precedenti governi di centrosinistra e di centrodestra – producendo di conseguenza:
– l’aumento speculativo delle bollette energetiche, del prezzo di benzina, gasolio e gpl e dei generi alimentari, in modo particolare di quelli di prima necessità;
– l’assenza di politiche di investimento pubblico che porta alla progressiva erosione del potere salariale in un contesto di inflazione a due cifre galoppante;
– il sistematico taglio dei finanziamenti per tutto quello che è riconducibile al pubblico, in modo particolare Sanità, Scuola, Trasporti;
– la frammentazione e la precarizzazione costante del mondo del lavoro che alimentano lo sfruttamento schiavista del lavoro, la negazione del salario minimo e la stessa fine del Reddito di Cittadinanza, unica misura messa in campo contro la povertà.
– l’accentuarsi della questione abitativa con la ripresa, da nord a sud, di sfratti e pignoramenti con l’utilizzo delle forze di polizia per lo sgombero, spesso violento e con denunce per “resistenza a pubblico ufficiale“.
La manifestazione a Niscemi, si legge, servirà a richiedere:
– l’abolizione dell’Alternanza Scuola Lavoro (alias PCTO,”Percorso per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento”), che plasma il mondo studentesco allo sfruttamento e alla precarietà lavorativa, predisponendo le nuove generazioni ad essere ad uso e consumo dei padroni e rischiando anche la vita come già accaduto agli studenti Giuseppe, Lorenzo e Giuliano. PCTO con i quali la scuola pubblica siciliana viene militarizzata attraverso protocolli firmati fra l’Ufficio Scolastico Regionale e l’Esercito Italiano che portano i militari nelle scuole di Catania, Messina e Palermo e le studentesse e gli studenti nelle caserme.
Ma ci sono anche i recentissimi protocolli con l’Aeronautica Militare, che interesseranno oltre 350 fra studentesse e studenti della provincia di Catania e della Sicilia orientale che parteciperanno ai PCTO per i quali è delegato il Comandante del 41° Stormo dell’Aeronautica Militare italiana che opera nella base NATO di Sigonella.
L’USB ha aderito alla manifestazione contro la guerra e l’invio degli armamenti, promossa dal CALP, il Collettivo Autonomo dei Lavoratori Portuali di Genova, che da anni blocca uno dei porti italiani con il più alto passaggio di armamenti e per esprimere solidarietà a tutti quei lavoratori portuali e aeroportuali, che in questi mesi hanno fermato la filiera bellica, bloccando la movimentazione delle armi, subendo per questo una feroce repressione.
“Da Niscemi a Genova uniamo le nostre lotte per dire no alla guerra e all’invio di armamenti ABBASSATE LE ARMI ALZATE I SALARI“!