SICILIA – In occasione del 10 dicembre, data nella quale si ricorda la approvazione e proclamazione avvenuta lo stesso giorno (anno 1948) da parte dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, Mete Onlus con il sostegno del CISS Ong, OIDUR, Protea Human Rights, Apriti Cuore Onlus, Etica Web, Talent Up, Parent To Parent Italia e Di Marca Group, in riferimento all’impegno socio-umanitario ideato e condotto attraverso le iniziative “Amiamo i Bambini. Amiamoli Tutti” e “Stop Sexual Tourism”, ha deciso di dare avvio al terzo step della progettualità, intervenendo nel merito delle parole utilizzate, rafforzando il crimine commesso.
Entrambe sono state presentate al Consiglio dei Diritti Umani delle Nazioni Unite di Ginevra. Dichiara Mete Onlus: “Riteniamo un errore, o meglio un ossimoro, associare la parola turismo agli abusi sui bambini. Il turismo è un fatto bello della vita. Gli abusi sono altra cosa“.
La conference sarà in diretta online il 10 dicembre alle ore 18 dalla pagina Facebook di Mete Onlus, ed interverranno: Giorgia Butera (Presidente Mete Onlus), Sergio Cipolla (Presidente CISS Ong), Francesco Campagna (Avvocato e Console Onorario del Ghana Sicilia e Calabria), Tiziana Ciavardini (Antropologa Culturale e Giornalista), Marilina Sclafani (Presidente Parent To Parent Italia), Rosa Ludici (Amministratore Unico Di Marca Group s.r.l.). Durante la conference sarà letto un contributo di Elvira Terranova (Giornalista Adnkronos). Modera Germana Zuffanti di ItaliaStarMagazine.
Afferma Giorgia Butera, Presidente Mete Onlus: “È un percorso importante quello condotto da Mete Onlus nell’intervento riguardante la violazione dei diritti infantili, necessaria l’evoluzione anche nel linguaggio utilizzato. E così, quando nel mese di ottobre riceviamo una lettera importantissima dall’OSCE (Organizzazione per la Sicurezza e la Cooperazione in Europa), da parte di Office of the Special Representative and Co-ordinator for Combating Trafficking in Human Beings (OSR/CTHB) decidiamo di dare avvio ad una nuova ed ultima fase: parliamo di bambini, di abusi, e non più di turismo sessuale minorile. L’organizzazione sta realizzando un documento che focalizza la responsabilità degli Stati partecipanti per rispondere al Focus riguardante la tratta a scopo di sfruttamento sessuale. All’interno del rapporto, saranno evidenziate campagne di sensibilizzazione internazionali, tra queste la nostra ‘Stop Sexual Tourism – Progetto Internazionale a Tutela dei Diritti Minorili nel Mondo’. Partire per abusare i bambini è un crimine contro l’umanità. L’OSCE è la più grande organizzazione di sicurezza regionale al mondo e conta 57 Stati di Europa, Asia Centrale e Nord America”.