Sicilia, stabilizzati i lavoratori Asu ma il settore forestale attende da 30 anni: “Felici per i colleghi, ma siamo presi in giro”

Sicilia, stabilizzati i lavoratori Asu ma il settore forestale attende da 30 anni: “Felici per i colleghi, ma siamo presi in giro”

PALERMO – Parere favorevole della Giunta regionale, d’intesa con la Commissione bilancio dell’Ars, per la stabilizzazione di circa 4.600 lavoratori Asu.

“Il voto di oggi – ha detto il governatore Nello Musumecicostituisce una nuova, importante tappa nel processo di fuoriuscita dal precariato di migliaia di lavoratori per troppo tempo rimasti pegno umano della peggiore politica”.

Dello stesso parere Bernardette Grasso:Dopo il voto favorevole in Commissione lavoro, stasera anche in Commissione Bilancio all’Ars è stato approvato l’emendamento sulla stabilizzazione del personale Asu. Un altro passo verso l’approvazione definitiva in Aula è stato compiuto. La piena condivisione di tutte le forze politiche lascia ben sperare. Ringrazio il presidente Riccardo Savona per il lavoro di sinergia e di sintesi che ha permesso di portare a casa quest’altro importante risultato. Diamo certezze, dopo quasi 25 anni, anche a tali lavoratori.

Altro tema importante è quello degli operai Forestali siciliani che attendono da oltre 30 anni tale situazione.

Questo il parere di un addetto ai lavori, cioè Antonio David“Come prima cosa sono, e siamo contenti che i colleghi ASU abbiano raggiunto un importante successo lavorativo ai giorni nostri. Purtroppo noi ad oggi, non possiamo parlare della stessa cosa e magari, verrebbe da ridere pensando che tutti si e i forestali no. Peccato, per noi noi le speranze durano da decenni e forse lo saranno ancora visto che, per qualcuno non siano importanti e funzionali come tutti sbandierano. Rimane solo il settore forestale ad avere giustizia e seppur il settore rimane agli angoli istituzionali, la speranza non può essere sempre accompagnare i singoli pensieri. Nessuna categoria era mai stata presa in giro come quella dei lavoratori forestali e su questo tutti dovremmo fare un esame di coscienza e capire le motivazioni, nonostante possano esserci sistemi diversi e di studio per arrivare all’obiettivo finale”.