Tra Enna e Caltanissetta, le province più colpite dall’emergenza, si è scatenata una lotta accesa per accaparrarsi quello che ormai viene definito “il prezioso liquido“. Ieri mattina, i sindaci di cinque comuni della provincia di Enna – Troina, Nicosia, Sperlinga, Gagliano Castelferrato e Cerami – hanno occupato i locali della diga dell’Ancipa e tentato di bloccare la condotta idrica. La protesta è scaturita dalla decisione della cabina di regia regionale sull’emergenza idrica di ripristinare l’erogazione verso Caltanissetta e San Cataldo. Interrotta dal 15 novembre a causa della drastica riduzione della capacità dell’invaso. La manifestazione, guidata dal deputato regionale ed ex sindaco di Troina Fabio Venezia, ha visto la partecipazione di centinaia di cittadini.
“Avevamo avvisato la cabina di regia che, se non avesse sospeso l’erogazione verso i comuni del nisseno, l’avremmo fatto noi”, sostenendo di aver bloccato la condotta che alimenta Caltanissetta. Tuttavia, Siciliacque ha smentito, affermando che i manifestanti si sono limitati a disattivare un quadro elettrico, senza interrompere il flusso idrico. “La continuità dell’acqua verso Caltanissetta e San Cataldo è garantita”.
“È stata una battaglia difficile, ma necessaria per tutelare i diritti dei nostri cittadini. Grazie ai nuovi pozzi, siamo in grado di fornire 120 litri al secondo, ma le rotture della conduttura stanno ritardando l’arrivo dell’acqua nelle case. Stiamo lavorando senza sosta per accelerare le riparazioni”.
L’emergenza ha attirato l’attenzione del Governatore Schifani, che ha definito la situazione una “guerra tra poveri“ ed espresso solidarietà ai cittadini colpiti. “Stiamo facendo il massimo per affrontare la crisi idrica. Per l’estate prossima saranno operativi dissalatori mobili e nuovi pozzi per evitare un peggioramento della situazione”.
Davide Faraone, leader di Italia Viva in Sicilia, ha attaccato duramente la gestione dell’emergenza. “Quando denunciammo i disagi derivanti dalle turnazioni, fummo derisi. Oggi, a causa dell’incapacità della Regione di gestire gli invasi e di realizzare infrastrutture adeguate, la crisi idrica è fuori controllo”.
“Sulla gestione dell’erogazione dell’acqua dall’invaso Ancipa ai comuni dell’Ennese e del Nisseno, la Regione ha operato con senso di responsabilità, agendo come un buon padre di famiglia per tutelare tutti i cittadini coinvolti in una crisi idrica senza precedenti. È stata individuata una soluzione di equilibrio che permette di affrontare l’emergenza, evitando il rischio di gravi disordini sociali a Caltanissetta e San Cataldo. Pur comprendendo il disagio dei sindaci e dei cittadini di Troina e degli altri comuni interessati, il tentativo di manomettere un impianto pubblico, causando l’interruzione di un servizio essenziale, non è in alcun modo giustificabile. L’erogazione di soccorso alle due città è stata una scelta ragionata e condivisa dalla cabina di regia, che ha ascoltato tutti i sindaci e gli enti di governo dell’acqua“. Lo ha dichiarato Salvatore Cocina, coordinatore della cabina di regia sull’emergenza idrica e capo della Protezione Civile regionale.
“Giovedì – prosegue Cocina – ho firmato, insieme all’Autorità di bacino, una nota che confermava la riserva d’acqua dell’Ancipa a favore esclusivo dei cinque comuni dell’Ennese, distaccando l’erogazione verso Caltanissetta e San Cataldo come previsto. Tuttavia, i guasti alla condotta che trasporta l’acqua dai nuovi pozzi reperiti a Butera verso queste due città hanno lasciato entrambe in una situazione di grave emergenza. Ho quindi ordinato a Siciliacque di riparare rapidamente il danno e di realizzare un bypass, ma nell’attesa si è reso necessario ricorrere temporaneamente all’acqua dell’Ancipa per evitare ulteriori disagi“.
“Dovevamo scegliere tra il rischio immediato di gravi disordini a Caltanissetta e San Cataldo o una possibile riduzione delle riserve idriche per i comuni dell’Ennese nei prossimi mesi. Abbiamo optato per una soluzione temporanea, confidando che le piogge imminenti ricostituiscano le riserve. Nel frattempo, sono stati predisposti piani di emergenza per il rifornimento con autobotti, con risorse finanziarie già garantite e comunicate ai sindaci. Durante la riunione della cabina di regia, tutti i partecipanti, compresi i rappresentanti dei comuni del Nisseno e dell’Ennese, hanno concordato su questa scelta di equilibrio“.
“La protesta, spinta fino alla manomissione di un impianto pubblico, non risolve nulla e rischia solo di aumentare la tensione. Rimango in stretto contatto con il prefetto e il questore di Enna, che ringrazio per l’attenzione e il lavoro svolto per garantire l’ordine pubblico“, ha concluso Cocina.
Woody Allen oggi compie 89 anni. Una delle star più famose del cinema statunitense, nonostante…
SICILIA - Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, segue attentamente la situazione riguardante gli…
SICILIA - Arrivano le previsioni meteo in Sicilia per la giornata di domani, lunedì 2…
CATANIA - Controlli per una movida sicura a Catania. Nel weekend si sono svolti i…
Il sipario si alza sul Festival di Sanremo 2025 e Carlo Conti al Tg1 svela…
PALERMO - È una Palermo allo sbando quella che giornalmente vede vittime cittadini e protagonisti…