Siccità e crisi idrica: 15 studenti cinesi in visita al lago di Pergusa

SICILIA – Studenti cinesi in visita a Pergusa. Dall’oriente alla Sicilia, passando da Palermo fino ad arrivare ad Enna, per visitare il lago di Pergusa ed analizzare la crisi idrica che ha colpito l’Isola.

Studenti cinesi in visita a Pergusa

Ben quindici studenti della Xi’an Jiaotong University, del dipartimento di Architettura, gemellata con l’università di Liverpool, si sono recati ad Enna per un laboratorio. Quest’attività prevede l’attuazione di un progetto per la realizzazione di un centro di ricerca e degli spazi di accoglienza per ricercatori e turisti di ecoturismo, coinvolgendo anche le comunità locali.

L’idea

Gli universitari, dai 22 ai 24 anni, che si laureeranno a luglio 2025, sono guidati da due docenti siciliani, che da anni vivono in Cina. Silvia Alvano di Palermo e Girolamo Barbaccia, originario di Cefalù, hanno proposto di venire proprio in Sicilia, luogo in cui le problematiche di desertificazione e siccità sono molto tangibili.

“Ho pensato di selezionare il tema del cambiamento climatico e, da siciliana, ho pensato al processo di desertificazione e, dunque, la fine del lago di Pergusa – sostiene Silvia Alvano – che la scorsa estate è arrivato ai minimi storici Pergusa è proprio un caso emblematico“. Gli studenti, prima di arrivare ad Enna, hanno fatto una formazione teorica nel capoluogo siciliano.

Le dichiarazioni dei giovani

“Grazie al professore Manfredi Leone, dell’università di Architettura di Palermo, abbiamo visitato l’orto botanico e la Zisa. Mentre ad Enna grazie alla fattiva collaborazione con la pro loco e la sua presidente, Gioia Pugliese, abbiamo visitato villa Zagaria con il campo del germoplasma, che raccoglie gli ulivi da tutto il mondo, il lago di Pergusa, con la sua riva dei giunchi e incontrato la comunità di Pergusa. Tutto questo per capire il valore dell’acqua e cosa significa l’acqua in Sicilia“. Questo quanto affermato da alcuni dei giovani.

“Ho visto qualcosa di unico e completamente nuovo – racconta lo studente Josiah Poedji Hariono – tutte le esperienze che abbiamo fatto ci hanno aiutato a capire la complessità dei luoghi e dei temi attraverso l’interazione con la comunità“.