SICILIA – “Celebrare i 79 anni dello Statuto della Regione Siciliana è un dovere, resta la nostra ‘Carta Fondamentale‘ “. Queste le dichiarazioni del presidente dell’Ars Gaetano Galvagno.
Le parole di Galvagno sui 79 anni di Statuto
“La celebrazione è un dovere nei confronti di quanti, subito dopo il dramma della Seconda guerra mondiale, si ritrovarono, provenendo da contesti sociali e politici diversi, per dare vita al primo vagito di quella che solo più tardi sarebbe diventata l’Italia repubblicana: fu il primo atto formale della rivalsa del popolo siciliano. Una compensazione che tuttavia non è mai stata pienamente realizzata per responsabilità che vanno ricercate in larga parte al di fuori dei nostri confini regionali”.
“Eppure – prosegue Galvagno -, lo Statuto resta la nostra ‘Carta fondamentale’ che difendiamo con convinzione, pur nella legittima diversità di vedute sull’autonomia, alimentata soprattutto dal dibattito politico degli ultimi anni”.
“La Sicilia sarebbe perfettamente competitiva”
“Proprio su questo tema, di recente in occasione di un’assemblea riservata dei presidenti dei Consigli regionali, ho avuto modo di ribadire che la Sicilia, se posta in condizioni paritarie, ad esempio sul piano infrastrutturale, sarebbe perfettamente competitiva. Non avremmo, insomma, timore di camminare sulle nostre gambe“.
Il presidente dell’Ars esprime poi “particolare gratitudine agli insegnanti, alle associazioni e alle istituzioni locali – che hanno scelto di celebrare questa giornata insieme agli studenti, spiegando loro l’importanza dello Statuto autonomistico, le ragioni che ne hanno determinato la nascita e il significato profondo di questa ricorrenza tutta siciliana”.
“Anche per questo – conclude Galvagno – abbiamo il dovere, nei confronti dei giovani di quest’Isola, affinché costruiscano qui il loro futuro, di celebrare lo Statuto e ispirarci sempre ai valori dell’Autonomia, intesa sì come un diritto, ma soprattutto come una responsabilità”.