SICILIA – Vandali in azione durante le vacanze nelle scuole siciliane che alla riapertura hanno fatto la triste scoperta di essere state presa di mira.
Tre i casi denunciati: due nel quartiere Librino a Catania e uno a Palermo.
Nella sede centrale dell’istituto comprensivo Vitaliano Brancati del capoluogo etneo, ignoti hanno danneggiato aule e corridoi, sottratto delle apparecchiature e appiccato il fuoco ad alcuni faldoni che contenevano documenti nella segreteria della scuola.
In visita alla scuola questa mattina si è recato anche il sindaco di Catania, Enrico Trantino. Sull’accaduto indagano i carabinieri della Stazione di Librino e della compagnia Fontanarossa.
“La scuola è devastata, hanno aperto tutti gli armadi alla ricerca di cose per loro interessanti e hanno appiccato il fuoco a una stanza della segreteria“, ha commentato la dirigente della Brancati, Elga Maria Grazia Schembri.
“Hanno aperto una porta-finestra aprendola con un flex – ha aggiunto – e hanno agito in maniera indisturbata durante le feste. Il tutto era pianificato perché hanno portato via anche materiale ingombrante, evidentemente erano già preparati su come portare via la refurtiva“.
Sui social, piogge di commenti da parte di genitori adirati per la notizia.
“La scuola V. Brancati si sveglia nel disastro più totale. I miei figli non hanno potuto frequentare la scuola, svolgere il loro compito, stare con i loro compagni. La scuola è un bene comune. Andare a scuola è un diritto e un dovere“, si legge.
Altro “assalto“ in un’altra scuola nel quartiere di Librino è stato quello all’istituto comprensivo Campanella-Sturzo dove è stata danneggiato il distributore automatico di bevande e merende, vandalizzate alcune aule e portati via dei cavi di rame.
Sull’accaduto indaga la polizia.
A Palermo circa 260 bambini non sono potuti entrare nel plesso scolastico Alongi, succursale dell’istituto “Salgari” di via Paratore, nella zona di Oreto Nuova, perché visitata da ladri che hanno messo a soqquadro i locali e rubato 12 computer, alcune lavagne elettroniche, tablet, televisori, attrezzature scolastiche e quattro campanelle di rame.
Aperti anche tutti gli armadietti degli insegnanti.
La dirigente scolastica Maria Pizzolanti ha denunciato l’accaduto al commissariato della Polizia di Stato di Brancaccio.
Gli alunni di 10 classi di scuola primaria e di tre sezioni di scuola dell’infanzia sono rimasti fuori dall’edificio.
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