SICILIA – I giudici del Tar hanno respinto il ricorso presentato contro la riforma dei consorzi di bonifica in Sicilia. Ad avanzare il ricorso sono stati i dirigenti e i capi di settore del consorzio di bonifica 3 di Agrigento, incluso l’ingegnere Pieralberto Guarino.
Cosa stabilisce la riformabonifica
La riforma contro cui si sono schierati tali esponenti del settore di consorzio di bonifica è stata attuata nel 2017. Questo cambiamento ha ridisegnato gli ambiti territoriali di operatività dei consorzi, accorpandone gli 11 esistenti in due macrostrutture: il consorzio di bonifica Sicilia occidentale e quello orientale.
La risposta del Tar: respinto ricorso consorzi di bonifica
I due consorzi accorpati si sono presentati in tribunale assistiti rispettivamente dall’avvocato Girolamo Rubino e dall’avvocato Giuseppe Ribaudo. I legali hanno sostenuto la legittimità della riforma e hanno argomentato che i dirigenti del consorzio di Agrigento non avevano alcun interesse legittimo a presentare il ricorso, in quanto non avevano subito modifiche nella loro posizione giuridica ed economica a seguito dell’accorpamento dei vari consorzi. I giudici amministrativi hanno accolto le argomentazioni degli avvocati e hanno respinto il ricorso, confermando la legittimità dell’accorpamento dei consorzi di bonifica in Sicilia. I promotori del ricorso dovranno pagare le spese processuali.