SICILIA – Traffici illeciti di droga via mare, arrestati altri quindici membri dell’equipaggio della nave Plutus, protagonista di un maxi sequestro di cocaina avvenuto giorni fa. La motonave in questione, che batte bandiera di Palau, è stata sequestrata preventivamente. Tra i quindici individui fermati vi sono due ucraini, incluso il Comandante della nave, otto turchi e cinque azeri.
L’operazione è stata coordinata dalla Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo, che ha guidato le indagini. Numerosi mezzi aerei e navali, inclusi quelli del Comando Operativo Aeronavale di Pratica di Mare e del Reparto Operativo Aeronavale di Palermo, sono stati impiegati nell’operazione.
Le indagini hanno rivelato che la motonave Plutus, mentre si trovava in navigazione nel canale di Sicilia in acque internazionali, ha gettato in mare una grande quantità di cocaina durante la notte di mercoledì 19 luglio. Il carico di droga doveva essere recuperato successivamente dal motopeschereccio Ferdinando D’Aragona, che è stato poi intercettato e fermato dalle Forze dell’Ordine.
Si è anche scoperto che la motonave ha seguito una rotta che l’ha portata dal porto di Santo Domingo, nell’America Centrale, passando per il porto di Trinidad e Tobago e quello di Las Palmas (Gran Canaria – Spagna) prima di attraversare lo stretto di Gibilterra e arrivare nel Canale di Sicilia.
Dopo aver abbandonato il carico di droga, la motonave si è diretta verso la Turchia, ma è stata bloccata dalle unità navali delle Guardie di Finanza che erano state lanciate al suo inseguimento.
La motonave è stata scortata dai mezzi navali delle Guardie di Finanza fino al porto di Termini Imerese (PA), dove sono state avviate le operazioni di perquisizione e sequestro dell’imbarcazione, con l’aiuto dei militari del Servizio Centrale Investigazione Criminalità Organizzata di Roma, che hanno utilizzato scanner ad alta tecnologia per l’ispezione della nave.
I quindici individui fermati sono stati condotti nel carcere Pagliarelli di Palermo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
È importante sottolineare che i provvedimenti emessi sono basati sugli elementi probatori raccolti durante l’indagine preliminare, e pertanto, fino a un giudizio definitivo, sussiste la presunzione di innocenza per gli indagati.
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