SICILIA – La revoca di un finanziamento dell’Unione Europea per un avanzato sistema di sorveglianza antincendio in Sicilia ha sollevato sospetti di irregolarità nell’appalto e ha portato alla promozione di un’indagine da parte della Procura regionale della Corte dei conti per la Sicilia.
Il procuratore regionale Pino Zingale ha parlato del caso durante l’inaugurazione dell’anno giudiziario.
L’opera progettata aveva lo scopo di prevenire gli incendi in una regione che ogni anno subisce una devastazione del territorio e del patrimonio boschivo, principalmente a causa dei roghi dolosi.
Il sistema di nuova generazione aveva ricevuto un finanziamento di 36 milioni e 446 mila euro attraverso un progetto collegato ad una misura del Programma di sviluppo rurale.
Tuttavia, il finanziamento è stato revocato dopo la scoperta che l’appalto era stato assegnato, tramite gara, a un’azienda che non aveva i requisiti necessari.
La Procura regionale della Corte dei conti ha avviato un’indagine per danni nei confronti dei funzionari che non avevano rilevato l’irregolarità.
L’opera avrebbe rappresentato uno strumento essenziale per prevenire gli incendi in una regione tanto colpita da questo fenomeno distruttivo.
Continua a tenere banco, quindi, la vicenda legata agli incendi distruttivi che si sono verificati e continuano a susseguirsi sul suolo siciliano alimentando tensioni sul da farsi al fine di prevenire per salvaguardare la ricchezza che offre l’Isola.
L’INCENDIO NEL BOSCO DI SCORACE A BUSETO PALIZZOLO
Nel mese di agosto, per citare un esempio tra i tanti che si sono manifestati negli ultimi tempi, è andata a fuoco una vasta zona del bosco di Scorace, nel territorio di Buseto Palizzolo, in provincia di Trapani.
L’incendio ha interessato soprattutto sterpaglie, ma le fiamme hanno minacciato di aggredire l’area demaniale.
Sul posto per evitare il propagarsi del rogo è giunto un elicottero Falco3 della Forestale, decollato dall’elisuperficie di Valderice, operando diversi sganci di acqua.
Immediatamente dopo l’allarme giunto alla sala operativa dell’ispettorato Forestale di Trapani sono arrivati operai della Forestale e volontari della Protezione civile di SOS Valderice.
Come nella maggior parte dei casi, c’è il fondato sospetto che si possa trattare di un incendio doloso. Nell’estate dello scorso anno gran parte del bosco fino a quel momento preservato dagli incendi fu devastato proprio dal fuoco, e anche in quel caso si sospettò il dolo.