SICILIA – 828 persone controllate, tre indagati, due sanzioni elevate, 76 siti ferroviari ispezionati di cui 66 stazioni, 88 operatori della Polizia Ferroviaria della Sicilia: sono i risultati della terza operazione “Rail Safe Day” del 2024, svoltasi nella giornata di ieri su tutto il territorio nazionale.
Operazione “Rail Safe Day”
A disporre le verifiche è stato il Servizio Polizia Ferroviaria, al fine di contrastare i comportamenti scorretti che pregiudicano la sicurezza della circolazione e degli utenti e l’indebita presenza di soggetti, in ambito ferroviario.
Gli agenti, sotto il coordinamento del Centro Operativo Compartimentale della Polizia Ferroviaria, hanno verificato l’inosservanza delle regole vigenti negli impianti ferroviari come l’attraversamento dei passaggi a livello con le sbarre chiuse, il mancato utilizzo dei sottopassaggi, il superamento della linea gialla in attesa dei treni ecc, tutti comportamenti che possono essere causa di incidenti.
I controlli nelle principali stazioni ferroviarie della Sicilia
Gli agenti della Polfer di Taormina hanno elevato una sanzione ad una donna che si era introdotta, senza titolo di viaggio ed una valida giustificazione, nell’area ferroviaria di Giarre, mentre ad Agrigento è stato sanzionato un ragazzo che, a bordo di un treno in servizio tra Roccapalumba ed Agrigento, aveva sporcato i sedili del convoglio poggiandovi i piedi sopra.
Nel corso dell’intensificazione dei servizi, a Messina, gli agenti della Polfer hanno deferito all’Autorità Giudiziaria tre cittadini extracomunitari che hanno tentato di opporsi ai controlli. I tre, alla vista degli agenti, hanno immediatamente cambiato il loro atteggiamento destando sospetti nei poliziotti che hanno pertanto deciso di sottoporli ad identificazione e a perquisizione personale, trovando nella tasca di un giovane, un telefono cellulare ricevuto in prestito, e mai restituito, al legittimo proprietario. I tre sono stati pertanto denunciati per il reato di resistenza a Pubblico Ufficiale mentre il possessore del telefono anche per appropriazione indebita.
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