Morte Matteo Messina Denaro, la notizia fa il giro del mondo: ecco dove verrà sepolto

Morte Matteo Messina Denaro, la notizia fa il giro del mondo: ecco dove verrà sepolto

SICILIA – Il boss dei boss, Matteo Messina Denaro, è morto all’età di 61 anni la notte tra domenica 24 e lunedì 25, intorno alle 2. Si trovava all’interno del reparto detenuti dell’ospedale San Salvatore dell’Aquila, in Abruzzo.

Il tumore al colon, ormai al quarto stadio, non gli ha lasciato scampo. Dal 22 settembre era in coma irreversibile. Poi il decesso.

Denaro è considerato l’ultimo capomafia stragista, tra i mandanti degli attentati contro Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, secondo quanto riporta l’Ansa.

L’iter per la sepoltura in Sicilia

Il corpo del mafioso si troverebbe ora in uno dei sotterranei dell’obitorio dell’ospedale aquilano. Fuori dall’obitorio una presenza compatta di tutte le forze dell’ordine.

Sono iniziati gli adempimenti burocratici per la richiesta di trasferimento della salma del boss dall’ospedale dell’Aquila a Castelvetrano (Trapani), dove sarà sepolto.

Poi si dovrebbe svolgere l’autopsia e soltanto dopo potrà essere trasportato in Sicilia. All’Aquila si sta occupando di tutto l’avvocato Lorenza Guttadauro, che è nipote del capomafia e che si trova in città da diverse settimane, da quando le condizioni del boss sono precipitate.

L’intervento del sindaco di Castelvetrano

A Castelvetrano – dove Matteo Messina Denaro, figlio del boss Francesco (don ‘Ciccio’) Messina Denaro, è nato e cresciuto e ha costruito la sua carriera criminale – si respira da oggi ‘un’aria nuova’“, spiega il sindaco di Castelvetrano Enzo Alfano.

Ma questo capitolo nuovo – aggiunge è parte di un percorso già iniziato, che deve continuare e deve condurre alla piena consapevolezza di chi era Matteo Messina Denaro: un assassino uno stragista“.

Matteo Messina Denaro non apparteneva più a questa città: totalmente scomparso, gli unici ricordi che i cittadini hanno della sua giovinezza era di un uomo prepotente, che faceva paura“, prosegue.

Le parole del fratello di Paolo Borsellino

Se fossi credente, visto che non c’è stata una giustizia in terra, potrei confidare in una divina, purtroppo essendo laico non posso sperare neppure in quella.

L’arresto di Matteo Messina Denaro non è stata una vera e propria cattura, sapeva di essere malato e ha pensato di farsi curare dallo Stato invece che in latitanza.

Oggi, con la sua morte si porta i suoi terribili segreti nella tomba. D’altra parte era impensabile che un criminale di quello spessore si potesse pentire. Era assolutamente improbabile“.



Queste sono le parole di Salvatore Borsellino, fratello di Paolo, ucciso nella strage di via D’Amelio insieme agli agenti della scorta, dopo la morte dell’ex primula rossa.

Con la sua fine non credo si chiuda niente. La mafia non è stata sconfitta, anzi è più forte di prima. Non parlo di quella degli anni ’90, della Cosa nostra stragista, ma di una mafia molto più pericolosa, che si è insinuata nell’economia, nelle amministrazioni, che è si resa invisibile e che, per questo motivo, è difficile da scoprire ed estremamente più pericolosa“, aggiunge.

Non ho motivo per rallegrarmi. Penso solo che oggi è morto un criminale, ma nessuno mi ridarà mio fratello né la verità sulla strage in cui ha perso la vita“, conclude.

Il sindaco dell’Aquila

È il punto su una vicenda che racconta di violenza e sangue, sofferenze ed eroismi“. Così il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi su Facebook.

L’epilogo di una esistenza vissuta senza rimorsi né pentimenti, un capitolo doloroso della storia recente della nostra Nazione che non possiamo cancellare ma di cui oggi possiamo narrare la fine grazie al lavoro delle donne e degli uomini che hanno dedicato la loro vita alla lotta contro la criminalità mafiosa“, afferma.

Il 1992 per me, e tanti come me, ha segnato un nuovo inizio dell’impegno politico: non avremmo ceduto al ricatto, ci saremmo battuti per un’Italia forte, orgogliosa, libera e coraggiosa. Oggi continuiamo su quella strada e consapevoli dell’importanza di trasmettere principi sani, anche grazie a iniziative, come il premio intitolato a Paolo Borsellino, utili a far sì che i nostri giovani abbiano memoria di chi ha reso l’Italia un luogo migliore“, dichiara il primo cittadino.

Di cosa è male e di cosa è bene. Ringrazio il personale del carcere Le Costarelle, le nostre forze dell’ordine, il nostro personale sanitario, per non aver mai fatto mancare professione e umanità“, chiosa.

La notizia sui giornali del mondo

Dagli Stati Uniti alla Germania, fino all’Argentina. La morte nella notte del boss mafioso Matteo Messina Denaro risuona e trova spazio sui principali siti internet del Mondo.

La Cnn titola: “Il boss mafioso ‘Diabolik’ muore in custodia dopo quasi 30 anni di latitanza“.

Sky News Uk annuncia: “È morto il boss mafioso siciliano Matteo Messina Denaro. È stato condannato per numerosi reati, incluso per il suo ruolo nella pianificazione degli omicidi del 1992 dei procuratori antimafia Giovanni Falcone e Paolo Borsellino“.

Per il Guardian Matteo Messina Denaro “‘l’ultimo padrino’ della mafia siciliana è morto dopo una lunga malattia. Il boss di Cosa Nostra era latitante dal 1993 ed era stato arrestato a gennaio mentre era in ospedale“.

In Francia il prestigioso Le Monde titola: “La morte del boss ex latitante più ricercato d’Italia. Affetto da un cancro incurabile, questo fedelissimo di Totò Riina, direttamente coinvolto in diverse decine di omicidi, è stato arrestato il 16 gennaio a Palermo senza opporre resistenza, dopo tre decenni trascorsi nella clandestinità“.