Cronaca

Matteo Messina Denaro, nuovi indagati: scattano perquisizioni in 4 abitazioni

SICILIA – La Procura di Palermo ha disposto perquisizioni nelle abitazioni di quattro persone nell’ambito delle indagini sulla latitanza di Matteo Messina Denaro. Si tratta di Laura Bonafede, cugina di Emanuele Bonafede, figlia del boss di Campobello Leonardo, la maestra che fino a due giorni prima dell’arresto ha incontrato il boss allora latitante e che con lui aveva una fitta corrispondenza, dell’imprenditore agricolo Gaspare Ottaviano Accardi, della moglie, Dorotea Alfano e di Leonarda Indelicato.

Questi soggetti sarebbero indagati per favoreggiamento personale e procurata inosservanza della pena, nel tentativo di ricostruire la rete di fiancheggiatori del capomafia, in seguito all’arresto di Emanuele Bonafede e della moglie Lorena Lanceri, accusati di favoreggiamento.

Gli inquirenti della Dda di Palermo, Pierangelo Padova e Gianluca De Leo, hanno disposto le perquisizioni nelle abitazioni delle quattro persone, al fine di acquisire ulteriori elementi utili alle indagini. Secondo quanto emerso, queste persone sarebbero state coinvolte nell’organizzazione logistica e nell’elusione delle forze dell’ordine per favorire la latitanza del boss Matteo Messina Denaro.

La maestra, ad esempio, si sarebbe occupata di far giungere informazioni al boss latitante, mentre Laura Bonafede avrebbe avuto un ruolo importante nella gestione del patrimonio accumulato dalla famiglia mafiosa.

L’imprenditore agricolo, invece, sarebbe stato coinvolto nell’organizzazione di incontri tra il boss e le persone di sua conoscenza, mentre la moglie di Accardi avrebbe gestito alcune attività commerciali riconducibili alla famiglia Bonafede.

Inoltre, le perquisizioni hanno portato alla scoperta di documentazione, telefoni cellulari e altri strumenti utili all’attività investigativa, che verranno analizzati dagli inquirenti per cercare di ricostruire l’intera rete di fiancheggiatori del capomafia.

L’operazione delle forze dell’ordine, che continua a cercare Matteo Messina Denaro, dimostra come la lotta contro la criminalità organizzata in Sicilia sia ancora molto attiva e impegnativa per le autorità competenti.

Redazione

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