SICILIA – Il Codacons ha presentato un esposto alle Procure della Repubblica presso i Tribunali di Palermo, Catania, Siracusa, Ragusa e Caltanissetta, a seguito delle dichiarazioni del Presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, riguardo alla mancata pulizia dei corsi d’acqua in Sicilia.
Secondo il Codacons, questo sarebbe una delle ragioni degli allagamenti recenti che hanno colpito la zona sud-est dell’isola, causando danni alle persone e alle produzioni locali.
Il Codacons sostiene che, dati i cambiamenti climatici in corso, la manutenzione ordinaria dei corsi d’acqua, la pulizia dei canali e la ricostruzione degli argini diventano ancora più importanti per prevenire futuri disastri.
Infine, il Codacons chiede informazioni sulle somme stanziate dal precedente governo per il dissesto idrogeologico in Sicilia.
Il dissesto idrogeologico è un fenomeno che ha colpito la Sicilia per decenni. La regione è stata infatti ripetutamente colpita da alluvioni, frane e smottamenti che hanno causato danni ingenti a persone e territorio. La situazione è aggravata dal fatto che la Sicilia è una regione con un clima mediterraneo, caratterizzato da lunghi periodi di siccità seguiti da piogge intense e improvvise che creano forti erosioni del terreno.
Il dissesto idrogeologico in Sicilia ha diverse cause. Una di queste è l’abbandono delle terre e la mancata manutenzione del territorio. Infatti, molti terreni sono stati abbandonati dai proprietari, diventando così terreni incolti, inadatti alla coltivazione e alla cura.
Questi terreni, se non curati, diventano terreno fertile per la crescita della vegetazione spontanea, che assorbe l’acqua piovana e aumenta la forza erosiva delle piogge. Inoltre, la mancata manutenzione dei corsi d’acqua e dei canali di scolo contribuisce alla creazione di vere e proprie trappole per l’acqua, che si accumula e diventa causa di alluvioni e inondazioni.
Per risolvere il problema è necessario intervenire su diversi fronti. Uno dei primi passi da compiere è quello di promuovere la manutenzione del territorio.
È importante che i proprietari dei terreni siano incentivati a prendersi cura delle proprie proprietà, sia attraverso campagne di sensibilizzazione che attraverso incentivi economici. Inoltre, occorre promuovere la bonifica dei terreni incolti e la riqualificazione delle aree dismesse.
Un’altra soluzione potrebbe essere quella di intervenire sulle infrastrutture, come i corsi d’acqua e i canali di scolo. Questi vanno regolarmente puliti e riparati per garantire una corretta gestione delle acque piovane. Inoltre, potrebbe essere utile costruire sistemi di raccolta dell’acqua piovana, che potrebbero essere utilizzati per irrigare i terreni in caso di siccità.
Infine, è importante promuovere la cultura della prevenzione. La popolazione deve essere informata sui rischi del dissesto idrogeologico e sui comportamenti corretti da adottare in caso di emergenza. Inoltre, potrebbe essere utile prevedere un sistema di allerta precoce che avvisi la popolazione in caso di pericolo imminente.
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