SICILIA – Cade sempre più in un oblio di crisi la sanità siciliana, con pazienti stremati da liste d’attesa infinite ed esami diagnostici diventati un problema invece di essere una soluzione.
Liste d’attesa infinite e pazienti stremati
Sulla situazione è piombato Francesco Tanasi, giurista e Segretario Nazionale del Codacons, annunciando l’attivazione della Task Force Sanità, formata da medici di varie specializzazioni e avvocati, con l’obiettivo di contrastare i disservizi e fornire supporto legale ai cittadini penalizzati da questa situazione.
“La sanità pubblica in Sicilia sta affrontando una crisi sistemica che colpisce soprattutto i più vulnerabili. Liste d’attesa interminabili e accesso difficoltoso ai servizi sanitari non sono più tollerabili,” dichiara Tanasi. “Il Codacons scende in campo per difendere il diritto alla salute dei siciliani, con azioni concrete e una mobilitazione generale”.
“È giunto il momento di agire. Non possiamo più accettare che la sanità pubblica sia ostaggio di inefficienze e ritardi che compromettono la vita e il benessere delle persone,” conclude Tanasi. “Invitiamo tutti i cittadini a unirsi a questa battaglia per un sistema sanitario più equo e accessibile”.
L’ispezione richiesta da Schifani
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha chiesto all’assessore alla Salute, Giovanna Volo, di intervenire urgentemente sulla Asp di Agrigento con una ispezione che accerti la gestione delle liste d’attesa.
La decisione è arrivata dopo che la stampa ha riportato il caso di un paziente oncologico a cui, per una colonscopia di controllo, sono stati prospettati mesi prima di poter avere un appuntamento.
“Il mio governo – dice Schifani – è impegnato sin dal suo insediamento per restituire dignità ai pazienti della sanità siciliana anche attraverso tempi di attesa ragionevoli per le prestazioni“.
“Abbiamo, addirittura, inserito questo impegno tra gli obiettivi prioritari dei nuovi manager, pena la decadenza dal ruolo. Per questa ragione, ritengo fondamentale accertare tempestivamente quanto accaduto ad Agrigento per individuare gli eventuali responsabili dei ritardi e applicare le conseguenti sanzioni“.