L’abbandono degli animali: una piaga estiva che non accenna a diminuire

L’abbandono degli animali: una piaga estiva che non accenna a diminuire

SICILIA –  L’estate è spesso sinonimo di vacanze e relax, ma purtroppo anche di una triste realtà: l’abbandono degli animali domestici.

Questo fenomeno, che affligge soprattutto i mesi più caldi, rappresenta una vera e propria emergenza in Italia.

I dati

Secondo gli ultimi dati, nel nostro Paese mancano all’appello dell’anagrafe canina almeno 2 milioni di cani.

Nel 2022, i cani vaganti sono stati stimati tra 700 e 400mila, mentre quelli randagi tra 350 e 200mila.

Le regioni con più abbandoni

Le regioni più colpite da questo problema sono Sicilia, Campania, Calabria, Puglia e Lazio.

I numeri parlano chiaro: nel 2023 sono stati abbandonati o ceduti più di 127 animali ogni 24 ore, segnando un aumento del 20% rispetto alle due estati precedenti.

Cosa stima l’ENPA

L’Ente Nazionale per la Protezione degli Animali (ENPA) stima che ogni anno, durante la stagione estiva, vengano lasciati a bordo strada oltre 130mila animali.

Questi dati allarmanti evidenziano una mancanza di monitoraggio, regolamentazione e controlli adeguati, punti critici su cui le autorità devono intervenire con urgenza.

Nonostante la gravità della situazione, solo il 39,5% dei comuni italiani e il 94,7% delle aziende sanitarie registrano performance sufficienti nella gestione degli animali d’affezione.

Questo gap gestionale contribuisce a perpetuare il problema, lasciando migliaia di animali a rischio di abbandono e maltrattamenti.

La legge per la tutela degli animali

La legge italiana prevede pene severe per chi abbandona animali domestici o che abbiano acquisito abitudini della cattività: fino a un anno di arresto o un’ammenda che varia da mille a 10mila euro.

Tuttavia, queste misure non sembrano essere sufficienti a scoraggiare il fenomeno.

Nuovo codice della strada in corso di approvazione

Per contrastare l’abbandono, è in corso di approvazione un nuovo codice della strada che prevede un aumento della pena di un terzo se l’abbandono avviene senza l’uso di un veicolo.

In caso contrario, si rischia la sospensione della patente da sei mesi a un anno.

Inoltre, se l’abbandono mette in pericolo altre persone, si applicheranno le stesse norme previste per i reati di omicidio stradale e di lesioni personali stradali gravi o gravissime.

Questa stretta normativa rappresenta un passo avanti nella tutela degli animali e nella sensibilizzazione dell’opinione pubblica.

Tuttavia, è fondamentale che vi sia anche un impegno collettivo da parte di cittadini e istituzioni per promuovere una cultura del rispetto e della responsabilità verso gli animali.