SICILIA – L’inflazione all’11,8% si traduce, a parità di consumi, in una stangata pari a complessivi +3.625 euro annui a famiglia, ed è destinata ad avere ripercussioni fortissime sul Natale degli italiani. Lo afferma il Codacons, dopo i dati definitivi diffusi oggi dall’Istat.
Francesco Tanasi, professore dell’Università San Raffaele Roma spiega che “a causa dei rincari dei prezzi una famiglia ‘tipo’, considerata la spesa totale per consumi, si ritrova a spendere oggi 3.625 euro in più su base annua. Una vera e propria mazzata che si ripercuoterà anche sulle spese degli italiani legate alle festività di fine anno”.
In base alle stime del Codacons, infatti, con i prezzi a questi livelli e il caro-bollette che ancora investe il paese, 1 famiglia su 3 ridurrà i consumi durante il Natale, tagliando soprattutto le spese non primarie come regali, viaggi, ristorazione, casa, etc. con danno per il commercio e l’economia nazionale.
Il Codacons sottolinea poi l’enorme forbice sul fronte dell’inflazione a livello territoriale: la regione dove i prezzi crescono di più è la Sicilia, che a novembre registra un tasso del +14,3%, equivalente a una maggiore spesa per famiglia residente pari a +3.462 euro su base annua. La regione con la crescita dei listini al dettaglio più contenuta è la Valle d’Aosta (+8,7%) con un aggravio di circa +2.929 euro annui a famiglia residente.
Foto di repertorio
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