SICILIA – Continua a far parlare di sé l’inchiesta della Procura di Palermo, relativa alla richiesta di arresto nei confronti di 18 persone per associazione a delinquere, turbativa d’asta e corruzione. In relazione a ciò è stata pubblicata anche una dichiarazione diretta del Palazzo d’Orleans, dichiaratosi attento ai futuri sviluppi della questione.
L’inchiesta della Procura di Palermo, volti e provvedimenti
“Palazzo d’Orleans segue con doveroso riserbo istituzionale ma con rigorosa attenzione l’evoluzione della vicenda”. Così recita quanto pubblicato dalla sede della presidenza regionale siciliana, in merito all’inchiesta. Tra i volti noti di tale vicenda vi sono: Totò Cuffaro, ex governatore dimessosi questa mattina dal ruolo di segretario nazionale della Dc; Saverio Romano, coordinatore e deputato di Noi Moderati e Carmelo Pace, capogruppo della Dc all’Assemblea siciliana.
I primi provvedimenti sono a carico del governo Schifani che, riunendo straordinariamente la giunta, ha sospeso e revocato gli incarichi ai diversi indagati. Tra questi l’ex dirigente generale al dipartimento famiglia, Maria Letizia Di Liberi e il direttore generale del consorzio di bonifica della Sicilia occidentale, Giovanni Tomasino.
Si è poi preso atto dell’auto-sospensione da parte dell’ex direttore generale dell’Asp di Siracusa, Alessandro Caltagirone, e proceduto con l’avvio del commissariamento. All’elenco si aggiunge anche il capo della segretario particolare dell’assessore alla Famiglia, Vito Raso: storico braccio destro di Cuffaro.
Previsti, infine, già dalla prossima settimana gli interrogatori di tutti gli indagati, con il GIP che prenderà posizione sulla richiesta degli arresti domiciliari.



