In Sicilia 7 minori su 10 stanno con lo smartphone in mano: cresce il cyberbullismo dai 13 ai 15 anni

SICILIA – Il dato di minori, che siano bambini o adolescenti, che utilizzano le linee internet per mezzo del cellulare è in crescita in Sicilia, con la cifra del 69,3%, che risulta comunque essere inferiore rispetto alla media nazionale del 73%.

Le statistiche nel dettaglio

In Italia il 65,9% usa lo smartphone tutti i giorni dell’anno, in Sicilia la percentuale sale al 72,3% (ex aequo con la Sardegna, tra le più alte dopo il Molise con il 75,6% e la Campania con il 72,8 %).

L’età media per l’utilizzo del cellulare si abbassa sempre di più, con un aumento significativo di bambini tra i sei e i dieci anni di età che utilizzano il cellulare quotidianamente: al Sud e Isole la percentuale è passata dal 28,3% al 42,8% dal 2018 al 2022.

Nonostante questi numeri per il Bel Paese sembrino essere alti, in realtà su una classifica europea si trova in quart’ultima posizione: la quota di giovanissimi con scarse o nessuna competenza è del 42% rispetto a una media europea del 31%. Il dato medio italiano fa emergere  dei divari territoriali, il Nord e il Centro sono più vicini alla media nazionale (con 34% e 39%), il Sud, invece, ha il 52% dei ragazzi con scarse o nessuna competenza; sono i dati della XIV edizione dell’Atlante dell’infanzia a rischio in Italia, dal titolo “Tempi digitali“, diffusi oggi dall’organizzazione internazionale indipendente Save the Children.

Per quel che riguarda la connettività, le famiglie con accesso alla banda ultra larga nel 2022 erano il 52%, sempre con differenze territoriali.
Dato preoccupante invece fra gli undici e i tredici anni sono in aumento gli atti di cyberbullismo: in Sicilia gli adolescenti vittime di questi episodi sono il 16,2%, la percentuale più alta insieme alla Campania. Le ragazze sono più frequentemente vittime di atti di cyberbullismo, ma esiste anche una quota di “bulle” che colpiscono le compagne per isolarle e deriderle soprattutto negli anni di preadolescenza, quando la crescita dell’individuo non è mai omogenea per tutti.