Cronaca

Il ridimensionamento dell’Ast e il Piano Industriale aziendale segreto. La denuncia di Faisa Cisal Sicilia

SICILIA – L’Azienda Siciliana Trasporti è ridimensionata: costretta a svolgere solo servizi sociali, livelli occupazionali a rischio, piano industriale segreto, sindacati messi ai margini. È quanto emerge dalla situazione denunciata dal Sindacato autonomo Faisa Cisal Sicilia, che da mesi critica la gestione dell’Azienda Siciliana Trasporti (AST), interamente di proprietà della Regione Siciliana, e il mancato dialogo con l’Assessorato Regionale delle Infrastrutture e della Mobilità riguardo al Piano Industriale aziendale, che è tenuto segreto.

Il ridimensionamento dell’Ast e il Piano Industriale aziendale segreto

È evidente che l’obiettivo del Governo Regionale è stato quello di ridimensionare l’AST – si legge nella note del sindacato – destinandola esclusivamente a servizi di tipo sociale, nonostante il nuovo Codice degli appalti permetta agli enti pubblici di affidare direttamente alle proprie aziende qualsiasi tipo di servizio, indipendentemente dalla loro natura giuridica.

La volontà politica di evitare questa soluzione è mancata, anche se ciò comporta il carico dei disavanzi sui contribuenti, favorendo l’arricchimento delle imprese private e portando a esuberi di personale che non possono essere completamente assorbiti dalle aziende che subentreranno nelle autolinee commerciali, tolte all’AST.

La denuncia di Faisa Cisal Sicilia

Questo sembra essere un piano ben definito per smantellare l’azienda, attuato dalla governance aziendale e dal Direttore Generale, che spiegano così perché i sindacati non sono stati coinvolti nelle discussioni, sminuendone il ruolo e mettendoli in cattiva luce agli occhi dei lavoratori. Scioperi, sit-in di protesta e manifestazioni organizzate da tutte le organizzazioni sindacali, senza eccezioni, non hanno avuto alcun effetto.

Se avessimo avuto l’opportunità di confrontarci, almeno la Faisa Cisal avrebbe suggerito all’Assessore Aricò di affidare all’AST servizi prevalentemente di tipo commerciale, o almeno misti, con le giuste proporzioni, permettendo così all’azienda di mantenere e possibilmente incrementare il personale attuale, affidandole direttamente una buona parte dei servizi più remunerativi.

Ora – conclude il sindacato – con il permesso dell’Assessore Aricò, rimane forse solo la possibilità di discutere e approfondire la parte riguardante ‘l’applicazione delle clausole sociali’ di cui all’art. 1 del D.D.G. 1631, emanato dal Dipartimento regionale delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti il 29 luglio 2024“.

Redazione

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