SICILIA – “Il caro–gasolio continua ad investire l’intero settore della Pesca, producendo effetti catastrofici sia per le aziende ittiche che per le lavoratrici e i lavoratori del settore” lo comunicano in una lettera i segretari generali di Fai, Flai e UilaPesca Sicilia.
I segretari Adolfo Scotti, Tonino Russo e Nino Pensabene chiedono un incontro all’assessore regionale alla Pesca, Tony Scilla.
Gli esponenti sindacali sottolineano nella nota: “Alla crisi in atto gli addetti del settore hanno partecipato con effetti negativi diretti sulle buste paga. La quota parte del salario è una sezione dell’istituto retributivo che compartecipa all’andamento aziendale sia nei benefici del pescato, ma anche nei costi energetici che l’impresa ittica deve affrontare per uscire in mare”.
“Gli ulteriori aumenti del gasolio e il perdurare della crisi dell’intero settore – continuano gli esponenti – sebbene per il mondo imprenditoriale sono previsti dei ristori economici per far fronte alle ingenti perdite economiche dovute alla crisi, che comunque risultano insufficienti, il mondo del lavoro ha visto solamente crollare il proprio potere di acquisto, senza poter usufruire di sostegni al reddito adeguati“.
“Peraltro il fermo annunciato, in ultimo, dalla settimana prossima finanche del comparto di Mazara, più che mai ci obbliga a delle riflessioni che riguardano l’intero comparto. Siamo quindi convinti che sia necessario e non più derogabile prevedere un incontro urgente, al fine di affrontare in modo sistematico la vertenza che vede in atto il rischio di generare azioni non controllate da gente esasperata, come purtroppo avvenuto in altre regioni” concludono Scotti, Russo e Pensabene.
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