SICILIA – Sono state consegnate al carcere Pagliarelli di Palermo le 2.500 coperte acquistate con i fondi del bilancio regionale e destinate a quindici istituti penitenziari siciliani.
L’iniziativa è stata promossa dall’Ufficio del Garante dei diritti dei detenuti della Regione Siciliana, guidato da Santi Consolo, con l’obiettivo di garantire migliori condizioni di vita ai detenuti durante i mesi più freddi.
Il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, ha sottolineato l’importanza di questa donazione:
“Questa è una dimostrazione concreta di attenzione verso chi vive la condizione di detenuto. Il mio governo sarà sempre in prima linea nel sostenere progetti di questo genere e nel promuovere ulteriori azioni a favore della dignità delle persone carcerate e del loro reinserimento sociale”.
Anche il Garante, Santi Consolo, ha evidenziato il valore dell’iniziativa:
“Nei periodi più freddi dell’anno in molti istituti penitenziari, dove il riscaldamento potrebbe risultare insufficiente, una coperta in più può fare la differenza. La distribuzione è avvenuta in base alle necessità manifestate dagli istituti di pena interpellati dal nostro ufficio, con l’intento di migliorare le condizioni di vita delle persone recluse”.
Ecco come sono state suddivise le coperte tra i vari istituti siciliani:
Un intervento concreto che dimostra l’attenzione verso il benessere dei detenuti e il rispetto della loro dignità, in un’ottica di umanizzazione della pena.
“È arrivata la primavera, ma solo oggi apprendiamo che la Regione Siciliana ha provveduto ad acquistare 2.500 coperte da destinare ai detenuti delle carceri dell’isola. Una notizia che, alla luce delle rigide temperature affrontate nei mesi scorsi, solleva interrogativi gravissimi su quanto accaduto all’interno degli istituti penitenziari e lascia sgomenti”. Lo afferma il Codacons.
Il Codacons chiede al Garante dei detenuti della Regione Siciliana di “riferire pubblicamente, e senza indugio, quali siano state le reali condizioni termiche vissute dai detenuti durante l’intero periodo invernale, come sia stata gestita l’emergenza freddo, quante segnalazioni sono state raccolte, quali interventi sono stati messi in atto e, soprattutto, perché si interviene solo ora, quando l’emergenza delle temperature ormai è stata superata”.
“Lasciare intere strutture carcerarie al gelo, senza un piano tempestivo e dignitoso di risposta, rappresenta una lesione dei diritti umani e una potenziale responsabilità istituzionale che il Codacons non intende ignorare. I detenuti sono uomini e donne, e la loro condizione – seppur limitata nella libertà – non può essere disumanizzata né ignorata per mesi”, prosegue.
Il Codacons proseguirà la propria azione di vigilanza e denuncia a tutela della dignità e della salute delle persone ristrette, e invita chiunque sia a conoscenza di fatti o situazioni rilevanti a segnalarli immediatamente attraverso i canali ufficiali.
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