SICILIA – I dipendenti della società Servizi ausiliari Sicilia (SAS) hanno inviato una mail alla posta elettronica del presidente Renato Schifani, comprendendo anche i suoi assessori, il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e di tutti i parlamentari regionali.
Nella mail i lavoratori evidenziano la richiesta di ricevere chiarezza circa la gestione dell’azienda, che conta 2.000 dipendenti, mettendo “nel mirino” il presidente della Sas, Mauro Pantò.
I dettagli della mail inviata dai dipendenti SAS alla Regione
Nella mail, i dipendenti pongono l’accento su “incarichi conferiti ad amici, affini e soci in affari, a soggetti esposti politicamente al suo fianco“. I lavoratori inoltre definiscono la società come “pubblica, utilizzata come bacino elettorale, anzi come comitato elettorale, o peggio come società privata o gruppo personalistico“.
Nella mail i dipendenti hanno anche allegato dei documenti di riferimento a delle consulenze, alcuni post Facebook e il curriculum vitae del presidente Pantò. I dipendenti commentano nella mail: “Il presidente della Sas utilizza sempre strumenti dell’azienda per avere l’occasione di girare la provincia e la città o per ricevere in sede aziendale persone a lui vicine o in avvicinamento politico“.
Continuando aggiungono: “Promuove candidati nelle varie elezioni in maniera pubblica, annuncia chiaramente di essere in campagna elettorale e fa anche pubblicamente campagna elettorale. Tutto questo facendo leva in maniera diretta o velata sul suo importante ruolo che dovrebbe essere a vantaggio della collettività e dell’azienda che amministra e non a vantaggio politico suo“.
Infine i lavoratori concludono la mail con il seguente appello: “Vogliamo evidenziarvi un problema che a nostro avviso è stato sottovalutato: ritenete che il presidente Mauro Pantò, farmacista, sia in possesso dei requisiti di professionalità ed esperienza necessari previsti dalla legge? Questa domanda la poniamo a voi in quanto più esperti ed in quanto controllanti e controllori delle società partecipate affinché si faccia chiarezza“.