SOLARINO – I carabinieri della Stazione di Solarino (Siracusa) hanno denunciato a piede libero un uomo di 36 anni, che non aveva precedenti penali. Questo in quanto la persona in questione ha appiccato il fuoco all’auto della sua ex fidanzata come vendetta per la fine della loro relazione. I carabinieri hanno iniziato le indagini a seguito della denuncia della vittima e hanno esaminato tutti gli indizi, senza escludere alcuna possibilità. Attraverso ulteriori verifiche, analisi delle telecamere e dei registri telefonici, gli inquirenti sono stati in grado di identificare l’incendiario e di denunciarlo per atti persecutori, danneggiamento ed incendio doloso.
Un caso di Revenge Porn a Militello Val di Catania
Nelle stesse ore i carabinieri della Stazione di Militello in Val di Catania hanno arrestato un uomo di 55 anni, residente nella zona, per vari reati tra cui maltrattamenti in famiglia, atti persecutori, diffusione di immagini a sfondo sessuale ed incendio in abitazione. Una donna di 47 anni si è presentata alla caserma dei carabinieri di Militello in Val di Catania per denunciare gli abusi subiti dall’ex compagno. La donna ha riferito ai militari le vicende patite a causa del comportamento gelosamente ossessivo del suo ex compagno, il quale ha causato danni alla sua autovettura e ha commesso atti intimidatori e violenti nei confronti della donna, incluso revenge porn. L’uomo ha pubblicato un video privato di loro due in un noto social network senza il consenso della donna.
In precedenza, i carabinieri erano stati chiamati dalla donna a causa delle minacce di morte dell’uomo nei suoi confronti. L’uomo l’aveva minacciata dicendo “mi hai rovinato io ti ammazzo, te la faccio finire male”. In un’altra occasione, il 55enne si era introdotto nell’abitazione della donna mentre questa era fuori a prendersi cura della madre malata. L’uomo ha appiccato il fuoco ai vestiti dell’armadio, ma per fortuna l’incendio si è estinto autonomamente.
L’uomo era ossessionato dalla gelosia e si comportava in modo violento solo perché la donna non rispondeva alle sue richieste, ad esempio, quando non gli inviava una foto del luogo in cui si trovava. Una volta, l’uomo aveva violentemente picchiato la donna perché non aveva ottemperato alla sua richiesta e, successivamente, le aveva vietato di uscire di casa per andare all’ospedale. La donna è riuscita a farsi visitare dai medici solo successivamente e le è stata diagnosticata una prognosi di 6 giorni a causa delle lesioni riportate.
Nonostante un formale ammonimento del Questore, l’uomo è stato arrestato dai carabinieri e posto a disposizione dell’autorità giudiziaria. La sua richiesta di riesame della misura coercitiva è stata confermata dal gip, che ha disposto gli arresti domiciliari con braccialetto elettronico.