SICILIA – Intensificate negli ultimi giorni di dicembre, in vista dei festeggiamenti per il Capodanno, le attività di controllo finalizzate al contrasto di fuochi d’artificio illegali, o più in generale, di materiale esplodente non a norma di legge.
I principali sequestri hanno visto coinvolte diverse province della Regione, nello specifico a Catania, Messina ed Enna.
Fuochi d’artificio illegali a Catania
La Polizia di Stato, durante un controllo straordinario del territorio a San Giovanni Galermo e Librino, ha rinvenuto diversi tipi di droga e ordigni micidiali.
Il Questore di Catania ha disposto l’impiego degli uomini della Polizia di Stato per prevenire incidenti connessi all’uso di fuochi d’artificio illegali e contrastare il fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti.
Nei giorni del 30 e del 31 dicembre sono entrati in azione 30 poliziotti appartenenti alla Squadra Volanti, al Nucleo Artificieri, alle Unità Cinofile, alla Squadra Mobile e al Reparto Prevenzione Crimine.
Durante i controlli gli artificieri sono intervenuti in quanto il cane antiesplosivo ha segnalato una porta in ferro di un vano tecnico di un palazzo di via Capo Passero per eventuale presenza di polveri da sparo.
Grazie all’intervento dei vigili del fuoco, che hanno aperto la porta, all’interno del locale sono stati rinvenuti 145 ordigni micidiali per la tipologia e la polvere da sparo utilizzata; 6 di questi ordigni pesavano oltre 6 kg, capacità offensiva non comune rispetto a tutti gli altri rinvenuti fino a oggi. I restanti ordigni erano bombe carta, alcune collegate tra loro che avrebbero potuto produrre un effetto a catena devastante.
I cani poliziotti esperti in ricerca di esplosivo hanno invece rinvenuto in anfratti e vani tecnici del medesimo palazzo 400 grammi di cocaina e marijuana, suddivisi in centinaia di dosi pronte per la vendita in prossimità del Capodanno.
L’intervento della Polizia di Stato ha sottratto alla malavita ingenti somme di denaro, anche in considerazione del fatto che sul mercato il valore della droga nei periodi di festa aumenta notevolmente.
Sono stati effettuati anche 15 sequestri di banchetti adibiti a vendita abusiva di artifici pirotecnici dislocati in varie zone della città.
Il materiale sequestrato è stato distrutto considerata la pericolosità anche di custodia in ambienti idonei.
Sequestrato materiale esplosivo a Messina
Tra la città di Messina e la zona tirrenica i carabinieri hanno sequestrato numerosi artifizi pirotecnici prodotti clandestinamente. In totale hanno trovato 40 kg di materiale esplosivo, pronti per la vendita e destinati ad essere esplosi dopo poche ore.
I militari hanno denunciato 5 persone all’autorità giudiziaria, dopo averli sorpresi col materiale destinato alla vendita.
I carabinieri hanno sequestrato gli artifizi pirotecnici per poi affidarli a ditte autorizzate alla loro custodia.
Carabinieri in azione a Piazza Armerina
I carabinieri della compagnia di Piazza Armerina (Enna) hanno controllato un fuoristrada con a bordo due soggetti, di cui uno con precedenti di polizia.
I due trasportavano nel vano bagagli due scatole di grosse dimensioni. Gli operanti, insospettiti dal loro atteggiamento, hanno ispezionato il veicolo. Al suo interno c’erano 34 bombe carta, in gergo “cipolle” e 30 petardi di grosse dimensioni, privi dei dati di fabbricazione. Si aggiungono poi 700 petardi confezionati, di provenienza non certificata.
Poiché si trattava di artifici esplosivi di produzione di provenienza illecita, i carabinieri hanno proceduto col sequestro.
Denunciate le due persone identificate per il reato di detenzione e traffico illegale di artifici esplosivi.
Per valutare l’accaduto intervenivano gli artificieri del Nucleo Investigativo del comando provinciale carabinieri di Catania.