Festival di Cannes e Mostra di Venezia: archiviata l’indagine sulla Regione Siciliana

Festival di Cannes e Mostra di Venezia: archiviata l’indagine sulla Regione Siciliana

SICILIAArchiviata l’inchiesta riguardante la partecipazione della Regione Siciliana a Cannes e Venezia, con l’accusa di falso in atti pubblici e turbata libertà degli incanti.

Il gip, Patrizia Ferro, ha poi privato di ogni responsabilità Calogero Franco Fazio, dirigente del turismo ad interim e firmatario del decreto da 3,7 milioni sullo spazio alla rassegna cinematografica francese.

La causa legale tra Cannes e Sicilia, le dinamiche

A renderlo pubblico è il Giornale di Sicilia e la Gazzetta del Sud, che hanno fornito le dichiarazioni del giudice: “Allo stato non si ravvisano circostanze meritevoli di approfondimento, né ulteriori spunti investigativi da sviluppare”. Si inizia così ad avere, dal capitolo di Cannes, i primi chiarimenti sul sistema di finanziamenti all’Ars e alla Fondazione Federico II.

L’indagine infatti investigava su una serie di affidamenti diretti avvenuti tra il 2021 e il 2022, alla Absolute Blue. Quest’ultima non è altro che la società lussemburghese guidata dal manager belga Patrick Nassogne, menzionabile per i suoi contratti milionari in ricompensa alla cura della presenza regionale al Festival di Cannes e alla Mostra di Venezia.

Nel 2021, poi, il preventivo della kermesse ebbe una partenza da 35 mila euro, evoluto in 94 mila euro a solo pochi giorni di distanza. Il patrimonio arrivò poi a superare i 2,2 milioni di euro in solo un anno. Proprio nel settembre del 2022, a Venezia, si aggiunse un ulteriore contratto da 169 mila euro, investiti per una mostra fotografica.

Le indagini delle autorità

Sono così seguiti ulteriori accertamenti da parte della guardia di finanza, utili per riordinare documenti e spese. In queste esatte carte appariva così il nome di De Capitani, l’allora consulente di Absolute Blue. Lei stessa rivendica di aver “portato la Sicilia a Cannes“, questo tramite al legame con Manlio Messina, l’assessore al turismo dell’epoca.

Tuttavia, in seguito alla vittoria di Renato Schifani alle elezioni regionali, la delega è poi passata prima a Francesco Paolo Scarpinato, e infine a Elvira Amata. La nuova giunta aveva poi deciso, in modo da ridimensionare gli impegni, di bloccare la partecipazione al Festival del 2023.

Ammontava, però, a 3,7 milioni di euro la spesa destinata a quest’ultima edizione. Spesa che, ritenuta troppo onerosa, era stata liberatamene fermata dal governatore Renato Schifani. Absolute Blue ha così tentato il ricorso al Tar, fallendo e ottenendo come risultato la cancellazione del progetto. Fu, infine, compito del tribunale amministrativo quello di avviare le indagini delle procure, a cui è stata trasmessa la sentenza.