SICILIA – Con l’arrivo della bella stagione aumenta anche il desiderio di trascorrere più tempo all’aperto. Andare a mare, fare una passeggiata, rilassarsi sotto il sole cocente e magari approfittarne per abbronzarsi: sono tutte proposte decisamente allettanti.
Tuttavia, è importante non dimenticare che il sole, se da un lato è portatore di molti benefici, dall’altro è anche un fattore di fronte al quale non bisogna mai abbassare la guardia.
Focalizziamoci sull’eritema, uno dei rischi principali a cui si va incontro dopo una lunga e frequente esposizione al sole.
L’eritema solare
Una delle conseguenze più temute durante la stagione estiva è l’eritema solare. Si tratta di un’infiammazione della pelle, dovuta al fatto che – stando per molto tempo sotto il sole – il sangue si concentra sullo strato superficiale dell’epidermide.
È chiaro che i soggetti maggiormente esposti a questo rischio sono quelli con una carnagione chiara e delicata. A dover fare più attenzione sono quindi le persone con una pelle dotata di poca melanina, la sostanza che assorbe meglio i raggi UV per evitare che penetrino negli strati più profondi della pelle.
I sintomi
L’eritema solare si manifesta con un arrossamento della pelle che diventa calda e secca. Talvolta si presentano anche piccole vescicole che, se rotte, possono causare infezioni.
Nei casi più gravi possono insorgere febbre, mal di testa e un senso di malessere: si tratta dei classici sintomi dell’insolazione. Tendenzialmente gli effetti dell’eritema si manifestano poche ore dopo l’esposizione al sole e possono essere soggette a un peggioramento entro le 24 ore successive.
Come prevenirlo
Prima di tutto è opportuno utilizzare creme solari adeguate alla tipologia della propria pelle. Un’altra valida soluzione è quella di evitare di esporsi al sole nelle ore più calde del giorno perché potrebbe essere particolarmente rischioso, soprattutto per i più piccoli.
È importante anche iniziare ad abituare in modo graduale la pelle al sole: si consiglia di cominciare da brevi esposizioni per poi concedersi periodi più lunghi sotto i raggi solari.
È preferibile, peraltro, adottare un’alimentazione ricca di sostanze come betacarotene, vitamina A, vitamina E, vitamina C e antiossidanti. Queste sostanze possono essere assunte attraverso alcuni tipi di frutta e verdura oppure tramite specifici integratori.
Come curare l’eritema solare
Nel caso in cui le cautele adottate non si siano rivelate efficaci, ci si può affidare a rimedi naturali o farmacologici. Solitamente l’eritema guarisce entro i tre/quattro giorni successivi alla scottatura. Per essere sicuri di intraprendere la cura giusta si consiglia di rivolgersi, soprattutto nei casi più seri, a un dermatologo.
Rimedi naturali
- Bere molta acqua;
- fare impacchi freddi, avvolgendo del ghiaccio in un panno e appoggiandolo sulla zona scottata;
- immergersi in acqua fredda, per trovare sollievo dal bruciore e dal prurito;
- usare creme idratanti a scopo antinfiammatorio, per esempio a base di aloe vera, amido e camomilla.
Rimedi farmacologici
- Applicare una crema specifica per eritema solare;
- assumere farmaci antinfiammatori non steroidei;
- usare creme antibiotiche per prevenire le infezioni dovute alle eventuali vescicole;
- applicare pomate con cortisone.
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