Emergenza alimentare, al via i primi pagamenti. Schifani: “Sostegno concreto”

Emergenza alimentare, al via i primi pagamenti. Schifani: “Sostegno concreto”

SICILIA – Al via i primi pagamenti per l’emergenza alimentare. L’assessorato alla Famiglia e alle politiche sociali ha erogato oltre 2 milioni di euro, prima tranche dei 5 milioni stanziati per rifinanziare la legge regionale sulla povertà.

Al via i primi pagamenti per l’emergenza alimentare

La misura, voluta dal presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani, è stata approvata dall’Assemblea regionale nell’ambito della manovra bis dello scorso giugno. Le risorse sono destinate all’intervento straordinario per i casi di indigenza, bisogno ed emergenza alimentare.

Sono in tutto 74 le associazioni che hanno presentato domanda. Gli uffici dell’assessorato – guidato ad interim dal presidente Schifani – hanno provveduto a liquidare le prime risorse ai 48 enti che hanno già inoltrato la fideiussione. Si tratta precisamente di poco più 2,178 milioni di euro, pari al 60% del contributo assegnato. La rimanente cifra servirà per il saldo e per i 25 enti che ancora non hanno prodotto la fideiussione.

Le parole del presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani

“Contrastare l’emergenza alimentare significa dare concretezza alla nostra visione di politica sociale, attenta a chi vive in condizioni di maggiore fragilità – dice il presidente Schifani – ci eravamo impegnati a rifinanziare la legge sulla povertà con 5 milioni di euro e avevo promesso che avremmo accelerato l’iter”.

“Oggi – prosegue – dimostriamo di aver mantenuto anche questo impegno. Questi fondi rappresentano un sostegno concreto per le persone e le famiglie in grave difficoltà, soprattutto in un periodo delicato come quello natalizio. Desidero ringraziare gli uffici del Dipartimento per l’impegno che ha consentito di completare le procedure e avviare i primi pagamenti prima delle festività, garantendo così un aiuto tempestivo attraverso le associazioni e gli enti del terzo settore che operano quotidianamente sul territorio”.