SICILIA – “Tra diritti negati, cause perse e gestioni disastrose, la Regione penalizza centinaia di lavoratori dei Consorzi di Bonifica e brucia i soldi dei siciliani”. Lo affermano il segretario generale della Filbi-Uila Sicilia, Enzo Savarino, insieme con i componenti di Segreteria regionale Giosuè La Terra e Leonardo Mulè, che aggiungono: “Vogliamo denunciare all’opinione pubblica un paradosso certificato da una valanga di decisioni dei giudici del Lavoro, che meriterebbero ora tutta l’attenzione della Corte dei Conti”.
E ancora: “Condanne per centinaia di migliaia di euro in risarcimenti, infatti, si sarebbero potute evitare solo applicando l’intesa sulle transazioni a costo zero che era stato sottoscritto da Regione e sindacati. Assistiamo increduli a un disastro annunciato e, intanto, facciamo appello al presidente Renato Schifani e all’assessore Luca Sammartino perché almeno questo Governo metta riparo ai disastri di decenni”.
“La Regione accetti il confronto e le nostre proposte, anche nell’interesse di quell’agricoltura che è sempre più settore fondamentale per l’economia e la qualità della vita nell’Isola”, proseguono.
La Filbi, l’organizzazione Uila-Uil dei lavoratori della Bonifica e dell’Irrigazione, prende spunto da alcune recenti sentenze depositate dai giudici del Tribunale di Ragusa per segnalare “l’assurdo di una situazione che riguarda tutti i Consorzi siciliani”.
Savarino e La Terra spiegano: “Molti, troppi, anni di mancata riqualificazione del personale e la miope resistenza dell’amministrazione al riconoscimento di legittime aspettative hanno provocato l’avvio di procedure legali che ora stanno giungendo a esito. Quel che fa più rabbia è ricordare come sarebbe stato possibile risparmiare tempo e, soprattutto, denaro pubblico rispettando gli accordi raggiunti nella cosiddetta cabina di regia Regione-sindacati, creata proprio per affrontare la crisi dei Consorzi di Bonifica, ed evitando lo sciagurato dietrofront dei vertici regionali sulle delibere di riconoscimento dei meriti comparativi”.
Gli esponenti della Filbi-Uila concludono ribadendo la richiesta all’assessore Sammartino “a correre ai ripari nell’interesse dei lavoratori e dell’intera collettività”, quindi ricordano come nei mesi scorsi i segretari generali di Filbi e Filbi Sicilia Gabriele De Gasperis ed Enzo Savarino assieme al segretario della Uila Sicilia Nino Marino al termine di un Esecutivo avessero già rivolto un pressante invito al Governo.
“Se davvero la Regione ha cambiato passo – avevano scritto – si vedrà dai Consorzi di Bonifica. Enti indispensabili per lo sviluppo della migliore agricoltura nell’isola, ma condannati sinora all’incertezza. E con lacune di organico così evidenti da rendere ormai improrogabile l’avvio del turn-over per tutti i 900 stagionali su cui si fondano le strutture consortili”.
La Filbi aveva anche ricordato la necessità di “una legge regionale di riforma, della definizione del processo di stabilizzazione introdotto con le ultime leggi di Bilancio” contestando, infine, “le minacce al corretto inquadramento dei dipendenti, prodotte da una disposizione del Dipartimento dell’Agricoltura secondo cui vanno revocate le delibere di promozione con effetti retroattivi e recuperate le somme corrisposte”.
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