SICILIA – “Dare una mano alle attività di pesca in crisi“, così il neo dirigente generale del dipartimento Pesca della Regione Siciliana Giovanni Cucchiara a proposito dello stato di crisi proclamato dalle cooperative dei pescatori di Sciacca (Agrigento) per la forte riduzione dei quantitativi di pesce presenti nel Canale di Sicilia.
La crisi della pesca in Sicilia
“Attiveremo- continua Cucchiara- delle interlocuzioni col ministero delle Politiche agricole. Soprattutto lo faremo con l’Unione europea, provando a condividere un percorso che possa dare una mano alle attività di pesca”.
Vicenda, questa, su cui il sindaco saccense Fabio Termine chiederà ai governi di Palermo e di Roma la dichiarazione dello stato di calamità naturale.
Rivedere i tratti di mare interdetti
Cucchiara è intervenuto all’istituto Alberghiero “Amato Vetrano” di Sciacca, ai lavori di un convegno promosso dall’associazione Marevivo sulla diffusione del granchio blu nei mari siciliani. Intervento nel cui ha annunciato la volontà della Regione di rivedere anche i tratti di mare tuttora interdetti nell’ambito dei cosiddetti “piani di gestione locale”.
Quello tuttora in vigore nei pressi di Sciacca, comprendente il compartimento marittimo di Mazara del Vallo, vieta la pesca sottocosta in un tratto di mare che arriva fino alla costa di Selinunte.