Crisi Ast, la Faisa Cisal scettica sulla soluzione dei consorzi privati

Crisi Ast, la Faisa Cisal scettica sulla soluzione dei consorzi privati

SICILIA – L’Azienda siciliana trasporti, partecipata della Regione Siciliana sta attraversando una delicatissima fase di natura finanziaria al vaglio del socio unico e della governance.

I sindacati regionali di categoria Filt Cgil, Fit Cisl, Uil trasporti, Faisa Cisal e Ugl autoferrotranvieri, dal canto loro, sono impegnati sullo stesso fronte a salvaguardia dei livelli occupazionali e a tutela della continuità societaria.

Sulla spinosa questione a intervenire è il segretario regionale Faisa Cisal Romualdo Moschella.

Ci sono in ballo oltre 750 lavoratori, fra dipendenti Ast Spa (550) e quelli in somministrazione (200) che aspettano di capire quale sarà il futuro dell’azienda e con essa, lo stesso loro destino lavorativo.



Un percorso tortuoso pieno di insidie, dentro il quale, vediamo affacciare i privati che vogliono essere della partita, magari, immaginando di voler fare la parte da leoni tramite la costituzione di più consorzi.

È infatti di ieri, l’intendimento formale manifestato dalla società Interbus (tramite nota a firma del presidente Mauro Rocca) con la quale chiede al presidente della Regione Siciliana Renato Schifani di partecipare agli incontri  “per avere anch’essa la possibilità di offrire, con le deleghe ricevute da altre aziende ed utilizzando la propria collaudata organizzazione, soluzioni molto rispondenti alle esigenze della collettività e poco onerose per le casse regionali”.

Conclude Moschella: “Pur rispettando la manifestata volontà da parte della società Interbus nella sua legittima aspettativa imprenditoriale, la segreteria Faisa Cisal, non solo rimane scettica a tale eventuale ipotesi, ma ai tavoli istituzionali preposti, è pronta a manifestare la propria totale contrarietà a tale tipo di soluzione a dalla riunione odierna convocata a Palermo dall’attuale governance“.