SICILIA – Il Codacons Sicilia denuncia oggi alcune incongruenze del Servizio Sanitario Nazionale, casi sollevati dagli stessi medici che segnalano come in Sicilia i costi di alcune prestazioni mediche siano squilibrati a favore della categoria dei farmacisti.
Stando ai dati forniti all’associazione dai medici operanti in Sicilia, i farmacisti verrebbero retribuiti a spese della Regione, con tariffe enormemente più alte rispetto alle tariffe applicate ai medici specialistici: un elettrocardiogramma viene pagato al medico 11 euro, al farmacista 31 euro; una visita di aderenza alla terapia al medico 12 euro al farmacista 95 euro; uno screening diabetico al medico 1,50 euro al farmacista 20 euro, e così via.
I medici specialisti sono su territorio 15mila in 1.800 ambulatori dislocati capillarmente in tutta la Sicilia contro le 1.600 farmacie presenti in regione.
I farmacisti possono eseguire queste prestazioni in base al D.lgs 153/2009 (servizi nelle farmacie) ma l’Assessore avrebbe dovuto, in questo gravissimo momento di infiniti allungamenti delle liste di attesa, dare delle priorità, ricorrendo ai 15mila medici specialisti che potrebbero abbattere i tempi della sanità pubblica. Si è preferito invece dare priorità, con sovvenzioni pubbliche, ai farmacisti.
Altra problematica riguarda la presenza nelle farmacie di locali idonei all’esecuzione degli esami medici: la Legge 890 della Regione Siciliana (accreditamento istituzionale) obbliga chiunque esegua degli esami medici ad avere dei locali autorizzati, spazi dedicati, personale formato, sistema di protezione degli eventi elettrici con certificazioni elettriche che salvaguardino la vita del paziente, nodi equipotenziali, ecc., tutti dispostivi mancanti nelle farmacie.
Allora destiniamo tali somme a chi ne ha il titolo cioè ai medici specialisti e non si sprechino in prestazioni “farmacistiche” inutili in territori coperti dai medici ma al limite utili solo in zone disagiate.
Il Codacons
Il Codacons è un’associazione di consumatori attiva in Italia e in Sicilia dalla fine degli anni ’70. Il suo obiettivo principale è quello di tutelare i diritti e gli interessi dei consumatori, sia a livello individuale che collettivo, attraverso azioni legali, iniziative di informazione e sensibilizzazione, campagne di protesta e altre attività di advocacy.
In Sicilia, il Codacons si è distinto per la sua attività nella lotta contro i rincari dei prezzi dei beni di prima necessità, come latte, pane, carburanti e altri prodotti di uso quotidiano. L’associazione ha anche promosso campagne di sensibilizzazione contro la contraffazione di prodotti alimentari, per la tutela della salute dei consumatori.
Il Codacons ha inoltre svolto un ruolo importante nella denuncia delle pratiche commerciali scorrette da parte di alcune aziende, come ad esempio il fenomeno delle “offerte truffa” e la diffusione di prodotti difettosi. L’associazione ha anche promosso iniziative volte a tutelare i consumatori nei loro rapporti con le compagnie telefoniche, le compagnie energetiche e le compagnie assicurative.
In Sicilia, il Codacons ha anche collaborato con le autorità locali per la tutela dell’ambiente e la promozione di stili di vita sostenibili. Ad esempio, l’associazione ha promosso campagne contro l’inquinamento acustico e la gestione scorretta dei rifiuti, per sensibilizzare i cittadini sull’importanza della salvaguardia dell’ambiente.
In generale, il Codacons in Sicilia si è distinto per la sua attività a favore dei consumatori e per la sua capacità di promuovere una cultura della tutela dei diritti e degli interessi dei cittadini. L’associazione ha dimostrato di essere un valido alleato dei consumatori nella difesa dei loro diritti, anche attraverso la promozione di iniziative legislative e la partecipazione a processi giudiziari.
In conclusione, il Codacons in Sicilia rappresenta un’importante voce nella difesa dei diritti dei consumatori, sia a livello locale che nazionale. L’associazione ha dimostrato di essere una forza attiva e propositiva, che lavora costantemente per tutelare gli interessi dei consumatori e promuovere una cultura della tutela dei diritti e dei beni comuni.