SICILIA – Trenta giorni di controlli ambientali svolti dai militari della Guardia Costiera della Direzione Marittima della Sicilia orientale a tutela dell’ambiente e dell’ecosistema marino.
L’operazione di rilievo nazionale, denominata “Onda Blu”, è stata promossa dal Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di porto – Guardia Costiera, la cui finalità è stata la lotta agli illeciti ambientali, focalizzandosi su quattro obiettivi primari:
- contrasto alle violazioni relativi agli scarichi idrici;
- contrasto alle violazioni relative al deposito, discarica, abbandono, trasporto e trattamento di rifiuti;
- traffico di rifiuti attraverso i porti;
- monitoraggio per il contrasto alle violazioni dei limiti di navigazione posti in prossimità delle aree marine protette.
Dalle 1.356 verifiche effettuate, che hanno interessato le provincie di Messina, Catania, Siracusa e Ragusa, sono emerse situazioni di degrado e abbandono diffuso e generalizzato di rifiuti solidi urbani, scarichi idrici non autorizzati o non conformi, impianti di depurazione non a norma.
Con il coordinamento delle competenti autorità giudiziarie, sono state denunciate 16 persone per violazione di reati ambientali e sequestrati oltre 20mila metri quadrati di aree destinate a discarica o ad abbandono dei rifiuti senza che gli stessi fossero stati sottoposti a idoneo trattamento di smaltimento, costituendo così una fonte di inquinamento diretto dell’ambiente.
L’attività è stata condotta anche in prossimità delle aree marine protette di Isole Ciclopi, Plemmirio e Capo Milazzo, dove grazie ai mezzi navali della Guardia Costiera e ai sistemi di monitoraggio del traffico marittimo, sono state controllate 287 imbarcazioni al fine di tutelare e salvaguardare il delicato ecosistema.