SICILIA – “Il rilancio di Ast non passa dall’approvazione della ricapitalizzazione o dalla trasformazione della Società in house, bensì, dall’approvazione di un Piano industriale sostenibile e validato“, inizia così una nota stampa giunta dalla Faisa Cisal Sicilia in merito al caso Ast Spa.
“Fino ad oggi, nonostante in II Commissione sia stato incardinato nuovamente il Dl 739/A Stralcio II e siano stati assegnati i termini alla stessa commissione per la presentazione degli emendamenti al prossimo 6 giugno“, Faisa Cisal Sicilia “non ha visto il Piano Industriale definitivo, tenuto che quello in circolazione non sarebbe l’ultima versione, per stessa affermazione del Presidente Giammarva durante i lavori della II Commissione della settima scorsa“.
Faisa Cisal è dell’ avviso che “la discussione generale del Dl incardinato in II Commissione non deve essere trattato fino a quando non arriverà in II Commissione il Piano Industriale per come richiesto dallo stesso Presidente Dario Daidone e fino a quando in IV Commissione non arriveranno gli atti preliminari, per come richiesto da talune deputazioni“.
Ed ancora, come sindacato “abbiamo motivo di ritenere che l’Azienda Siciliana Trasporti Spa, senza piano industriale validato e approvato, un giorno dopo l’eventuale approvazione della trasformazione in house, venendo meno il contributo annuale di 22 milioni dalla Regione, non sarebbe rilanciata ma sarebbe destinata a chiudere nel giro di qualche anno“.