SICILIA – “È un fatto scandaloso, esiste un ‘cartello’ tra le due compagnie Ita, a capitale pubblico, e Ryanair, che servono la Sicilia, un monopolio a due in forza del quale i prezzi sono schizzati. Lunedì, e non siamo ancora a Natale, chi parte dalla Sicilia, Palermo o Catania, per Roma andata e ritorno spende oltre mille euro, mentre chi parte da Roma per Milano ne paga circa 200. Una situazione di mercato anomala che abbiamo denunciato, per questa ragione ci stiamo rivolgendo all’Antitrust“.
Lo ha detto il presidente della Regione Siciliana, Renato Schifani.
“La Sicilia – ha sottolineato il governatore – non può pagare questo pegno, in particolar modo quando vi è di mezzo una società a capitale pubblico che deve realizzare politiche sociali senza andare in perdita, ma deve studiare delle strategie aziendali che siano consone all’esigenza del territorio“.
“All’Antitrust denunciamo il ‘cartello’ posto in essere nei fatti da Ita e Ryanair che decidono quali devono essere i prezzi – ha spiegato Schifani – perché in sostanza hanno deciso un patto di non concorrenza tra di loro“.
Prosegue in questo senso anche il pressing di Adolfo Urso, ministro delle Imprese e del Made in Italy, su Ita Airways. L’obiettivo è quello di migliorare il servizio per Sicilia e Sardegna. In base a quanto emerso da alcune fonti del Mimit (Ministero delle Imprese e Made in Italy), l’incremento dei voli starebbe procedendo bene, ma questi risultati non sono ancora sufficienti. Il ministro Urso intende anche calmierare i prezzi, affinché chi usufruisce del servizio non debba far fronte a spese troppo elevate.
Mille euro per un volo di andata-ritorno Palermo-Roma e 885 euro, nello stesso giorno, per un’andata e ritorno Roma-New York. “Semplicemente scandaloso. Guardate attentamente. Stessi giorni, stessa compagnia. Biglietto andata e ritorno Palermo-Roma: 1005 euro. Biglietto andata e ritorno Roma-New York: 885 euro. Senza parole! E non parliamo dei voli per Catania. Bisogna unire tutte le forze ed impedire questo sconcio“, scrive Bianco nel suo post su Facebook.
“Nessuna intenzione di fare cartello con Ryanair e massimo impegno nel venire incontro alle esigenze dei siciliani e dei turisti in partenza e in arrivo nell’Isola, tanto che, anche se la flotta, al momento, ha solo 67 aeromobili in costante movimento, durante il periodo natalizio aumenteremo la frequenza delle tratte, bloccando così le tariffe più alte“.
Dalla compagnia di bandiera italiana fanno sapere che, il “paracadute” era stato pensato molto prima del ricorso del presidente Schifani all’Antitrust.
Il piano scatterà da lunedì prossimo: “con dieci frequenze (ossia venti voli) in più tra il 20 e il 24 dicembre, garantiremo un totale di 162 frequenze, con una media di 23 voli giornalieri di andata e ritorno”.
“Grazie all’incremento della capacità così definito, saremo in grado di gestire in maniera più efficace i picchi tariffari, mantenendo la riduzione del 30% Sicilia Vola prevista (fino al 31 dicembre) per i lavoratori e gli studenti siciliani sulle rotte da e per Palermo e Catania, e lo sconto “Carta giovani” del 20% per gli under 35“, fanno sapere dalla compagnia aerea.
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