Bando “Più Artigianato”, approvato aumento al 35% del contributo a fondo perduto per le imprese

Bando “Più Artigianato”, approvato aumento al 35% del contributo a fondo perduto per le imprese

SICILIA – La giunta regionale ha approvato l’aumento del contributo a fondo perduto previsto dal bandoPiù Artigianato“. Si innalzerà la percentuale dal 20% al 35% sulla spesa sostenuta dalle imprese artigiane siciliane. La realizzazione dell’investimento produttivo sarà finanziato da una banca o da un intermediario finanziario.

L’incremento del finanziamento regionale a fondo perduto è frutto dell’intesa raggiunta fra gli assessorati regionale delle Attività produttive e quello dell’Economia.

Bando “Più Artigianato”: le dichiarazioni del presidente Schifani

“Si tratta di una misura fortemente voluta dal mio governo che rappresenta un importante incentivo per il settore, per favorire la crescita e il rilancio delle attività produttive locali. Questo intervento, e l’innalzamento della soglia di contributo, si inserisce in una più ampia strategia regionale di sostegno al comparto artigianale, riconoscendone il ruolo chiave nell’economia siciliana“.

Il commento dell’assessore Tamajo

L’assessore regionale alle Attività produttive, Edy Tamajo sottolinea: “L’incremento del contributo a fondo perduto del 15 per cento in più è una risposta concreta alle esigenze delle imprese artigiane siciliane. Vogliamo offrire loro strumenti più efficaci per investire nell’innovazione, nella modernizzazione e nella valorizzazione delle produzioni locali. Questo provvedimento è il segnale di una Regione che ascolta e sostiene l’artigianato“.

A chi si rivolge il bando

Il bando si rivolge alle micro, piccole e medie imprese artigiane con sede operativa in Sicilia. E prevederà agevolazioni per investimenti finalizzati al miglioramento tecnologico, all’innovazione e alla competitività sul mercato. Con l’aumento del contributo, si punta a stimolare una maggiore partecipazione e a rafforzare il tessuto produttivo regionale. L’erogazione dei fondi avviene con procedura valutativa a sportello gestita dalla Crias, la Cassa regionale per il credito artigiano.