SICILIA – Arrivano le prime risposte all’annuncio degli scorsi giorni dell’assessore regionale alle Infrastrutture, Marco Falcone, che aveva fatto sapere come da mercoledì 22 giugno sarebbero entrati in vigore aumenti tariffari del 20 per cento sui collegamenti marittimi statali per le Isole minori della Sicilia. Ciò a seguito della comunicazione da parte della Società navigazione siciliana circa l’adeguamento delle tariffe relative alla ‘Convenzione ex Siremar‘ sui trasporti marittimi per le Isole minori a sostegno statale.
“In barba alla continuità territoriale – dice il segretario regionale della Fast Confsal, Giovanni Lo Schiavo – l’aumento smisurato del costo del biglietto per il collegamento con le isole Eolie per le tratte di interesse statale, sia per i collegamenti veloci che per i collegamenti a mezzo nave, a scapito del turismo isolano e della mobilità dei cittadini, utilizzatori del servizio pubblico essenziale, deciso a livello ministeriale, altro non è che la riprova del totale disinteresse da parte del governo nazionale nei confronti della Sicilia e di quanto possa stargli a cuore il destino e il rilancio del tessuto socio – economico della nostra martoriata terra, soprattutto dopo il lungo e travagliato periodo dell’emergenza Covid”.
Per il segretario della Fast Confsal Sicilia: “La protesta degli otto sindaci delle isole minori che puntano il dito contro quella che da tutti i cittadini siciliani viene definita una scelta irragionevole e che da parte della nostra organizzazione sindacale, viene definita anche iniqua e inopportuna, dovrebbe indurre chi ha ruoli istituzionali per specificità e competenze, in rappresentanza degli interessi della collettività a far sì che il provvedimento ministeriale in questione con l’avvio della stagione turistica venga ridiscusso prima possibile con l’auspicio di poter ottenere quanto meno il congelamento dei prezzi dei biglietti”.