SICILIA – L’assessore regionale alla Famiglia e quello alle Autonomie locali hanno deciso di effettuare un’ispezione a Palermo, Catania, Agrigento e Trapani per verificare la situazione circa i servizi aggiuntivi che si sarebbero dovuti garantire agli studenti disabili degli Istituti Superiori di secondo grado nelle suddette province.
Si è deciso in tal senso a seguito di quanto emerso in VI commissione Salute, Servizi sociali e sanitari, e dalla commissione speciale di indagine e studio per il monitoraggio dell’attuazione delle leggi.
Nel dettaglio le criticità si concentrerebbero in alcuni servizi integrativi, migliorativi ed aggiuntivi mai attivati in confronti degli alunni disabili.
Tra l’altro, era stata impegnata la somma stanziata di 5 milioni di euro e contestualmente liquidata la quota del 50 per cento, pari a 2,5 milioni, in favore delle 4 province siciliane al centro del mirino, per l’attivazione proprio di quei servizi.
Agli ispettori si chiede di “rilevare, in ogni fase, criticità, ritardi, omissioni e ogni azione colposa che abbia ritardato l’attivazione del servizio e l’assenza dello stesso che ha determinato l’impossibilita agli studenti con disabilità di poter frequentare la scuola“.
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