Anziana sola chiede aiuto ai carabinieri
SICILIA – Continua senza sosta l’attività delle forze dell’ordine nel contrasto al fenomeno delle truffe agli anziani, in particolare attraverso il collaudato stratagemma del finto incidente stradale con coinvolgimento di familiari e la presenza di falsi appartenenti alle forze dell’ordine o finti avvocati. Una trappola psicologica che colpisce le fasce più fragili della popolazione, spesso sole e vulnerabili.
Il Reparto Operativo dei carabinieri di Enna, coordinato dalla Procura della Repubblica ennese, ha arrestato, su disposizione del GIP del Tribunale di Enna, due persone – una donna di 32 anni e un uomo di 47 anni, entrambi del Napoletano – ritenute responsabili di una truffa messa a segno ai danni di un’anziana della provincia.
Lo scorso agosto, i due indagati, spacciandosi per carabinieri, hanno contattato telefonicamente la vittima sostenendo che il figlio fosse stato arrestato per aver causato un incidente stradale con feriti, e che l’unico modo per evitare la detenzione fosse il pagamento immediato di una somma in contanti.
L’anziana, spaventata e in stato d’ansia, ha raccolto quanto aveva in casa – denaro e gioielli – e lo ha consegnato a un finto maresciallo, presentatosi alla sua porta.
I carabinieri veri, tramite analisi dei sistemi di videosorveglianza, tracciamento dei movimenti autostradali, verifiche sulle banche dati e traffico telefonico, sono riusciti a ricostruire ogni passaggio del raggiro fino all’individuazione e all’arresto dei presunti autori, successivamente tradotti presso carceri del meridione.
Nel capoluogo aretuseo, invece, la Polizia di Stato è intervenuta negli ultimi giorni in due distinti episodi segnalati al 112, nei quali alcuni anziani sono stati contattati da truffatori che si fingevano carabinieri, poliziotti o avvocati. Anche in questi casi, il pretesto era lo stesso: un familiare coinvolto in un incidente con necessità di denaro per sistemare la situazione.
Fortunatamente, le due vittime hanno subito capito che si trattava di un tentativo di truffa e hanno interrotto la comunicazione, contattando le forze dell’ordine.
L’intervento tempestivo delle Volanti e della Squadra Mobile ha consentito di rintracciare e identificare i presunti responsabili, le cui posizioni sono ora al vaglio dell’autorità giudiziaria, ferma restando la presunzione di innocenza fino a sentenza definitiva.
Le forze dell’ordine tornano a lanciare un appello alla popolazione, soprattutto agli anziani: nessun carabiniere, poliziotto o avvocato vi chiederà mai denaro per far uscire un familiare dai guai.
In caso di richieste sospette o telefonate allarmanti, l’invito è non agire mai di impulso e contattare subito il numero unico d’emergenza 112, senza consegnare denaro o beni a nessuno.
La Polizia di Stato, inoltre, ricorda la campagna #chiamatecisempre, pensata proprio per proteggere gli anziani da questo tipo di odiosi raggiri, fornendo consigli utili e supporto in ogni fase.
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