Adolescenti e social, modelli fisici irrealisti: l’intervista alla psicologa Valentina La Rosa

Adolescenti e social, modelli fisici irrealisti: l’intervista alla psicologa Valentina La Rosa

SICILIA – L’uso dei social network come Facebook , Instagram e TikTok può influenzare negativamente l’umore, l’autostima e la percezione del corpo degli adolescenti, in quanto, i giovani sono costantemente esposti a modelli fisici irrealistici. La valutazione della propria bellezza passa attraverso la vetrina dei social, il numero dei like raccolti e i commenti che possono causare insoddisfazione verso il proprio aspetto fisico e portare a disturbi psicologici.

L’intervista alla psicologa Valentina La Rosa


In foto la Psicologa e psicoterapeuta Valentina La Rosa

Abbiamo intervistato ai nostri microfoni, per approfondire l’argomento, la psicologa Valentina La Rosa: “L’adolescenza è un periodo di profonde trasformazioni sia a livello fisico che, soprattutto, a livello psicologico. Come evidenziato da numerosi autori della psicologia dello sviluppo, in questa particolare fase della sua vita, l’adolescente è chiamato ad affrontare la sfida di costruire una propria identità autonoma e separata da quella dei genitori che prima costituivano il riferimento fondamentale.

I cambiamenti che si innescano durante il periodo adolescenziale – continua – partono ovviamente dalla cosiddetta pubertà, ovvero lo sviluppo fisico che porta l’adolescente a confrontarsi con un corpo diverso da quello dell’infanzia e in cui spesso non si riconosce e che non sente come proprio.

Non a caso, è proprio durante questa fase dello sviluppo che il corpo diventa una sorta di ‘teatro‘ in cui gli adolescenti mettono in scena il desiderio di esprimere la loro identità e di comunicare agli altri la loro unicità e singolarità, attraverso ad esempio i tatuaggi o i piercing“, sostiene la dottoressa.

Al tempo stesso bisogna ricordare che il corpo può diventare mezzo di espressione di disagi e sofferenze che l’adolescente non riesce a esprimere tramite le parole, come accade ad esempio nelle pratiche di autolesionismo – sempre più frequenti tra gli adolescenti -, oppure nei disturbi dell’alimentazione come l’anoressia e la bulimia, in cui si cerca di raggiungere standard irrealistici imposti.

I social ‘luoghi’ non sicuri

I social network rappresentano uno strumento molto potente di espressione e comunicazione – ci spiega Valentina La Rosa -, ma al tempo stesso sono dei ‘luoghi‘ in cui si nascondono rischi e trappole a cui l’adolescente può andare incontro con più facilità proprio per il periodo delicato che sta attraversando.

Nei social il ragazzo è spinto a uniformarsi a modelli di immagine imposti per ottenere lapprovazione degli altri e questo può fortemente condizionare anche il rapporto con il proprio corpo che abbiamo visto essere particolarmente ambivalente in questo periodo.

Le forme di disagio già citate prima possono, dunque, essere ulteriormente amplificate dall’uso disfunzionale dei social, pensiamo ad esempio ai trend di TikTok che inneggiano a pratiche di autolesionismo per promuovere un senso di identità e di appartenenza tra i nostri ragazzi” afferma la psicologa.

Consigli su come mitigare gli effetti negativi

Per mitigare gli effetti negativi dei social media sul corpo dei giovani, è importante promuovere una cultura positiva dell’immagine corporea. Ciò può essere fatto incoraggiando la diversità e la rappresentazione dei corpi in tutti i loro tipi e forme sui social media, anziché concentrarsi solo sui corpi “perfetti”. Inoltre, è importante promuovere uno stile di vita attivo e sano, incoraggiando i giovani a fare esercizio fisico e a trascorrere meno tempo sui social media.

Inoltre, sulla base di quanto analizzato “È fondamentale che le famiglie e le scuole promuovano una reale educazione emotiva degli adolescenti con particolare riferimento all’uso di Internet e dei social network per aiutarli a usarli in modo consapevole e a sfruttarne le potenzialità di comunicazione ed espressione della propria identità” conclude Valentina La Rosa.

Foto di repertorio