SICILIA – Un milione di euro dalla Regione Siciliana ai Comuni dell’Isola per le anticipazioni, senza interessi, sui costi degli interventi di demolizione delle opere abusive e di ripristino dello stato dei luoghi.
“Un aiuto concreto ai sindaci – afferma l’assessore regionale al Territorio e ambiente Elena Pagana – che, introdotto con l’ultima riforma urbanistica, serve a garantire il rispetto delle norme sull’ambiente e la tutela del nostro paesaggio. È un investimento sul futuro sostenibile delle nostre città“.
Si tratta di una misura che, con un provvedimento del dipartimento regionale dell’Urbanistica, guidato dal dirigente generale Calogero Beringheli, viene riproposto anche per l’esercizio finanziario 2024.
I sindaci hanno tempo fino al 9 marzo prossimo per richiedere l’accesso al fondo. L’erogazione delle risorse disponibili avverrà sulla base di una graduatoria. La durata dell’intervento non potrà superare i 24 mesi.
Il decreto è stato pubblicato sul sito istituzionale della Regione Siciliana ed è consultabile cliccando a questo link, dove è possibile scaricare anche il modello per la richiesta di accesso al contributo.
Intanto oggi è iniziata a Ribera (nell’Agrigentino) la demolizione di un edificio comunale, situato in viale Europa, inagibile da più di vent’anni.
Nei mesi scorsi era stato oggetto di alcuni appostamenti da parte dei carabinieri i quali, durante le indagini, alla luce del viavai sospetto di diversi ragazzi, scoprirono che il fabbricato era stato abusivamente occupato e trasformato in piazza di spaccio di sostanze stupefacenti.
Ne scaturirono cinque provvedimenti cautelari (due in carcere e tre divieti di dimora), nei confronti di extracomunitari di nazionalità gambiana.
Non era la prima volta che l’immobile, che prima di essere dichiarato inagibile aveva ospitato alcuni uffici decentrati del comune, fosse occupato abusivamente e in preda al degrado e ad utilizzi illeciti. Il sindaco Matteo Ruvolo ha così deciso di utilizzare un finanziamento da 700mila euro per buttarlo giù.
“Non è una decisione solo simbolica ma anche di sostanza“, dice il primo cittadino. “La bonifica di questo sito deve contribuire alla rinascita e alla riappropriazione degli spazi da parte della comunità“.
A Ribera nel corso di pochi anni sono morti per overdose diversi tossicodipendenti, tutti giovanissimi. Sono stati i genitori di Alessio Cusumano, ventunenne deceduto quattro anni fa, a promuovere la nascita di un centro d’ascolto per giovani e famiglie. Si trova all’interno di locali di proprietà della curia locale. A coordinarne l’attività è la psicologa Katia Scorsone.
La diffusione della droga sul territorio preoccupa. Il sindaco di Ribera ha chiesto e ottenuto dal prefetto di Agrigento Filippo Romano che la prossima riunione del comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica, in programma il 20 marzo, si svolga proprio al comune di Ribera: “Vuole essere anche questo – conclude Matteo Ruvolo – un segnale di attenzione, anche se contro questa piaga serve un impegno condiviso da parte di tutte le istituzioni, comprese scuole e famiglie“.
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