SICILIA – Sono numerose le soddisfazioni che la Sicilia sta incassando sul fronte sanitario, tra l’arrivo del nuovo vaccino Johnson&Johnson e il nuovo record di dosi di vaccino inoculate.
Il punto della situazione sulla campagna vaccinale
A fare il punto della situazione ci pensa il presidente della Regione Nello Musumeci che commenta soddisfatto il ritmo della campagna vaccinale nell’isola che “torna a ritmi sostenuti”. Musumeci afferma: “Nella giornata di ieri sono state superate le 20mila dosi inoculate. Nei prossimi giorni contiamo di assestare ulteriormente il dato e di completare il coinvolgimento dei medici di famiglia, cui possiamo destinare una ulteriore dotazione di vaccini Moderna”.
Novità, in Sicilia arriva anche il vaccino Johnson&Johnson
Sta per arrivare nell’isola il nuovo vaccino monodose Johnson&Johnson. Musumeci: “A metà aprile è previsto l’arrivo tanto atteso delle prime dosi del vaccino Janssen di Johnson&Johnson, ancora in numero ridotto, ma sarà il primo a dose singola a venire distribuito”.
Le rassicurazioni del governatore sul vaccino, “unico antidoto”
Infine, Musumeci rassicura la popolazione invitando tutti alla vaccinazione: “Con tutti i limiti e le comprensibili preoccupazioni, continuo a ripetere che il vaccino è l‘unico antidoto per bloccare la pericolosa diffusione del virus. I nuovi hub che si aggiungono ai nove già allestiti e il personale accordatoci dal governo nazionale, che ci ha riconosciuto un fabbisogno di 1.300 unità, saranno presto operativi. Ma non possiamo ragionare come se il virus non fosse tuttora pienamente circolante”.
Lo stesso poi conclude: “L’Italia, dall’inizio dell’epidemia, è sempre stata alcune settimane dietro gli altri Paesi europei, mentre le isole e alcune zone del Sud muovono, per la loro stessa collocazione, con oltre una decina di giorni di ritardo rispetto alle altre regioni italiane. Per questo è necessario che i siciliani di età compresa tra i 70 e gli 80 anni prenotino il vaccino sulle nostre piattaforme e che si completi rapidamente la vaccinazione degli ultra ottantenni. Non possiamo rallentare con le vaccinazioni: occorre fare bene e in fretta“.
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