Coronavirus, bozza Dpcm Natale: novità ristoranti e alberghi, NO spostamenti Regioni e Comuni, a scuola dal 14

Coronavirus, bozza Dpcm Natale: novità ristoranti e alberghi, NO spostamenti Regioni e Comuni, a scuola dal 14

SICILIA – Sarà tutt’altro che un Natale come lo si è sempre considerato. Il Coronavirus continua a stravolgere la vita di ognuno e dà un nuovo volto anche all’atmosfera natalizia, fredda adesso. Emergono i primi dettagli in merito alle nuove manovre che il presidente del Consiglio Giuseppe Conte intenderebbe dettare a breve, una bozza ufficiale del nuovo Dpcm.

Zona gialla, arancione o rossa non importa. Il Governo non fa particolarità e starebbe pensando a una linea comune per l’Italia nell’ambito delle feste di fine anno. Se da un lato le Regioni starebbero tentando un accenno alla normalità chiedendo più spostamenti e una maggiore flessibilità da parte delle istituzioni nazionali, proprio queste ultime non sembrerebbero essere propense per nulla.

Infatti, tra i punti che potrebbero fare parte del nuovo Dpcm, emergerebbe anche il divieto di uscire dal proprio Comune persino nelle Regioni gialle come la Sicilia. Un’ipotesi che starebbe prendendo forma in seguito all’incontro tra Conte, i capi di delegazione e il ministro Boccia.

Il presidente Conte dovrebbe firmare il nuovo Dpcm domani. Proviamo dunque a fare chiarezza sulle intenzioni del premier e il suo team.

No agli spostamenti

Sarebbe vietato spostarsi da un Comune all’altro anche in Sicilia specie nei giorni del 25 e 26 dicembre. Inoltre, a partire dal 21 dicembre fino al 7 gennaio, sarebbe vietato spostarsi da una Regione all’altra ed entro il giorno in questione si potrebbe fare rientro nel proprio luogo di residenza e tale misura potrebbe essere estesa ai luoghi di domicilio. Al momento emerge che per coloro che studiano o lavorano fuori sarà vietato ricongiungersi per le feste con i familiari.

Ipotesi decreto legge

Oltre al Dpcm si starebbe pensando a un apposita legge che permetta non solo il rientro nel luogo di residenza ma anche i ricongiungimenti familiari ma si tratterebbe al momento di un’ipotesi molto incerta.

Scuola

Conte starebbe pensando al rientro a scuola giorno 14 dicembre anche per gli alunni delle classi superiori ma tale intenzione non sembrerebbe trovare il consenso da parte della Commissione europea che, al contrario, chiederebbe di proseguire con la didattica a distanza.

Misure nuovamente confermate

Sembrerebbero riconfermarsi gli spostamenti solo per comprovate esigenze di salute, lavoro o emergenze. Rimarrebbe anche il coprifuoco a partire dalle 22 fino alle 5.

Negozi

Il premier starebbe pensando di chiudere i negozi alle ore 21 per evitare la circolazione di troppa gente in giro e dunque scongiurare ipotetici assembramenti.

Ristoranti

Nelle zone gialle i ristoranti potrebbero rimanere aperti a pranzo per Natale, Santo Stefano e Capodanno a patto che si rispettino le misure di distanziamento e numero massimo di persone per tavolo. I ristoranti degli alberghi invece a Capodanno potrebbero chiudere alle 18 e verrebbe consentito ai clienti solo il servizio in camera.

Immagine di repertorio