SICILIA – Ormai da ben 5 anni, il 20 maggio si festeggia una giornata mondiale di fondamentale importanza, quella delle api.
Perché le api sono importanti?
Come sappiamo, le api sono molto importanti per il nostro pianeta e bisogna averne molta cura dato che sono in continuo pericolo d’estinzione. Il motivo per cui le api di anno in anno diminuiscono è frutto dell’agricoltura intensiva, in cui l’uso dei pesticidi ha preso il sopravvento per far sì che le fioriture avvengano anticipatamente. Tutto ciò, però, non fa bene alle api, tantomeno all’atmosfera in generale.
Secondo i dati, circa il 35% degli impollinatori è a rischio d’estinzione, e tra l’altro, in Italia, il circolo di api è sceso addirittura del 25%.
L’obiettivo di questa giornata a livello mondiale è quello di ottenere l’attenzione di tutto il mondo verso l’importanza delle api, poiché quest’ultime sono le vere e proprie forme di vita che ci garantiscono la sicurezza alimentare. Il giorno scelto per le api non è casuale, è stato selezionato in memoria di Anton Janša (vissuto nel XVIII secolo), pittore sloveno molto conosciuto all’epoca per essere stato uno dei pionieri dell’apicoltura moderna.
I dati in Sicilia
Spostandoci verso la nostra bella Isola però, come già anticipato nei dati sopracitati, l’apicoltura è in continuo calo e a risentirne notevolmente c’è anche la Sicilia. Le temperature elevate, i pascoli danneggiati, gli incendi hanno segnato degli anni da cancellare per l’apicoltura siciliana.
Stando ai dati dell’ultimo anno, l’apicoltura siciliana conta circa 2mila apicoltori e 140mila alveari. Numeri, che seppur non entusiasmanti, hanno segnato una crescita rispetto al 2019 che contava soltanto 1.500 apicoltori.
In tutto questo, a risultarne profondamente danneggiata è anche la pappa reale (secrezione prodotta dalle api per alimentare le larve), con una produzione scesa addirittura di circa il 30/40%. Se la vera causa di tutto ciò può sembrare soltanto la temperatura, non è così: i pascoli continuano a impoverirsi, motivo per cui le api non riescono a nutrirsi a dovere.
Dunque, ognuno di noi è obbligato a farsi un un esame di coscienza su quello che ha fatto per aiutare il nostro pianeta ma, soprattutto, per quello che non ha fatto per aiutarlo. Non è mai troppo tardi.
Foto di repertorio